sabato 23 Novembre 2024

Verde Grazzano, vivere la natura

Grazzano Visconti, Piacenza – “Chi pensa che un fiore valga l’altro purché sia bello al momento dell’acquisto, sappia che Verde Grazzano non fa al caso suo. Le sue ambizioni possono facilmente trovare risposta già in un centro commerciale o in un qualsiasi vivaio o nella più vicina delle centinaia di mostre mercato di giardinaggio.

A Verde Grazzano 2023 si sceglie di venire per vivere una esperienza, per regalarsi, in un contesto unico al mondo, l’opportunità di confrontarsi con esperti e vivaisti che offrono il meglio in Italia, per farsi accompagnare nel fare del proprio giardino, sia esso di pochi metri quadri o di ettari, qualcosa di veramente originale, unico.Che sia anche una porzione di mondo che aiuti, nel suo piccolo, a migliorare la nostra Terra. Come stiamo facendo qui, a Grazzano Visconti”.

Ad affermarlo è Luchino Visconti, patron della sesta edizione di Verde Grazzano, la manifestazione florovivaistica più di tendenza in Italia.

Che non si tatti di una pura enunciazione di intenti, lo confermano le realizzazioni messe in atto nel magico contesto di Grazzano Visconti per il recupero e l’uso intelligente dell’acqua necessaria al rigoglio del grande parco storico: 120 mila metri quadri. Un tesoro green, inserito tra i più bei Gardini Storici Italiani, che il pubblico di Verde Grazzano potrà visitare liberamente.

Sul tema dell’approvvigionamento e del risparmio idrico ci siamo attivati da oltre un decennio, prima che il paese venisse attanagliato dalla siccità.

“Mettiamo in atto una serie di accorgimenti che possono essere adottati nei giardini di qualsiasi dimensioni – spiega Luchino Visconti – l’erba dei nostri prati non viene mai tagliata troppo bassa perché questo permette di mantenere l’umidità della terra e non secca il terreno. La pacciamatura è un’altra tecnica tradizionale che ci ha aiutati tantissimo e qui a Grazzano è autoprodotta”. L’irrigazione, quando realmente indispensabile, è garantita da un impianto a goccia, che evita ogni dispersione.

I cambiamenti climatici ormai evidenti richiedono un ripensamento anche sulle specie e varietà che meglio possano reggerli.

Per questo abbiamo chiesto ai nostri espositori di portare a Verde Grazzano 2023 piante che per quanto più possibile non necessitino di troppa acqua, adatte alla creazione di un giardino “naturale”, nel senso che sia realmente realizzabile e gestibile alle nostre latitudini.

Diversi espositori presenteranno proposte molto ragionate e già collaudate in situazioni sperimentali. Altri interpreteranno questo cambiamento in modo più friendly e creativo, puntando, ad esempio, sulle piante carnivore o piante d’aria.

Proposte botaniche, proposte tecniche ma anche proposte esperenziali, a Verde Grazzano 2023.

Come quella del “Foraging”, un’attività che ha consentito all’uomo primitivo di sopravvivere e che, proprio perché pesca nei nostri ricordi ancestrali, affascina anche gli eredi attuali della specie umana. Le nostre nonne, ai tempi della guerra, avevano riscoperto l’arte di cercare ovunque piante commestibili, alla ricerca di risorse alimentari selvatiche.

Questa necessità oggi è fortunatamente non più necessaria ma ci priva anche di sapori che la massificazione delle coltivazioni orticole ha cancellato. Appassionati di questa pratica e nuovi discepoli troveranno a Verde Grazzano la possibilità di vivere, con degli esperti, un esperienza unica.

Il grande parco privato di Grazzano Visconti sarà il luogo dell’azione, il terreno di ricerca. L’obiettivo della giornata è imparare sensibilizzare sulla fruizione collaborativa di un grande parco privato -area protetta e l’utilizzo collaborativo delle risorse naturali presenti e contribuire alla rigenerazione del territorio, alla divulgazione della conoscenza della natura, la comprensione dei suoi meccanismi di funzionamento e alla riflessione su temi quali la tutela ambientale e la sussistenza alimentare.

I partecipanti saranno accompagnati da docenti certificati da Wooding Lab che, dopo una introduzione all’habitat del Parco del Castello di Grazzano Visconti, accompagneranno nella ricerca e riconoscimento delle piante selvatiche commestibili presenti nel parco.

Ne indicheranno la utilizzabilità gastronomica, approfondendo quanto alle specie autoctone si siano andate aggiungendo altre specie provenienti da habitat anche lontanissimi, aliene e invasive, che vanno monitorate e se del caso estirpate per evitare una eccessiva colonizzazione a scapito della flora locale. Tema per altro comune a molti giardini di casa nostra.

Note sull'autore

Articoli recenti

Ti Potrebbe interessare: