Bergamo. Ritratto di una città tra Medioevo e Rinascimento, la mostra “Vedere Venezia” al Museo delle Storie sino al 22 gennaio. È un viaggio tra manoscritti, libri antichi e preziose carte geografiche per scoprire l’evoluzione del ritratto di Venezia nel Rinascimento: da un’immagine stilizzata e bidimensionale della città lagunare ad una visione prospettica, “divina” e tridimensionale.
Anche voi siete curiosi di “Vedere Venezia”? Non vi resta che visitare la mostra.
La mostra, curata da Roberta Frigeni e Nicholas Fiorina con Maria Elisabetta Manca e Francesca Giupponi, invita lo spettatore ad osservare, in prospettiva, le straordinarie opere dei professionisti incisori, compositori e stampatori che plasmarono l’iconografia della città tra XV e XVI secolo: dalle anonime xilografie a corredo di cronache universali – in cui le città non hanno una propria identità visiva ma sono solo corredo di un messaggio verbale – fino ad arrivare alle piante prospettiche realizzate da cartografi di fama, in cui il tessuto urbanistico è riconoscibile fin nelle sue architetture.
I pezzi esposti, selezionati con attenzione per raccontare la continua evoluzione della produzione cartografica tra Quattrocento e Cinquecento, mostrano agli spettatori l’affinarsi delle tecniche di stampa e delle strategie editoriali offrendo le coordinate per “Vedere Venezia” con gli occhi di un uomo del Rinascimento. I preziosi esemplari – portolani, cronache, libri di pellegrinaggio, carte sciolte, cosmografi, isolari e poi libri di fortezza e di città – provengono dalla Biblioteca Civica Angelo Mai e da collezionisti privati che hanno messo a disposizione del Museo il loro patrimonio. Collezioni pubbliche e private danno così vita ad un’esposizione che può essere considerata un piccolo gioiello per la rarità e la preziosità dei pezzi in mostra.
Vedere Venezia è allestita in Palazzo del Podestà, tra le suggestive sale del Museo del Cinquecento e lo arricchisce entrando in dialogo con la storia di Bergamo nel Rinascimento e con i temi proposti nel percorso: dalle scoperte geografiche del nuovo mondo, all’invenzione della stampa fino ad arrivare ai traffici commerciali dell’epoca.
Completa la mostra un video immersivo dedicato alla veduta prospettica Venetie MD di Jacopo de’ Barbari, gentilmente concesso dalla Fondazione MUVE, che racconta in pochi minuti la straordinaria bellezza della pianta cinquecentesca che influenzò la produzione cartografica rinascimentale. La collaborazione con MUVE nasce in occasione della partecipazione del Museo delle storie a Venezia 1600, il grande palinsesto di celebrazioni per i 1600 anni dalla fondazione della città di San Marco organizzato dal Comune di Venezia.