Verolavecchia, Brescia. “Parte del nostro esistere ha sede nelle anime di chi ci accosta: ecco perché è non-umana l’esperienza di chi ha vissuto giorni in cui l’uomo è stato una cosa agli occhi dell’uomo“
Sul palcoscenico del teatro Montini di Verolavecchia in occasione della Giornata Della Memoria, Sergio Mascherpa nei panni di un “direttore d’orchestra” porta in scena una toccante interpretazione teatrale, con immagini, musiche e attraverso gli scritti di Primo Levi sopravvissuto allo sterminio di Auschwitz ma non al dolore, per denunciare tutti i genocidi che hanno accompagnato, e ancora accompagnano, la storia dell’uomo negli ultimi anni. “Un uomo, Primo Levi” è parte della rassegna Pressione Bassa di Teatro Laboratorio che coinvolge 26 Comuni della provincia di Brescia.
Primo Levi è stato un uomo che ha vissuto l’esperienza drammatica delle leggi razziali e delle loro conseguenze. Deportato, sopravvissuto alla tragedia dei campi di concentramento, in seguito rimpatriato in Italia attraverso un viaggio di ritorno lungo un anno, Primo Levi sente l’urgenza di scrivere i suoi ricordi di prigionia, di lasciare “Memoria”e si dedica alla stesura della sua esperienza.
La sofferta “Testimonianza” dei lager si traduce in: ”Se questo è un uomo” e “La tregua”, attraverso una scrittura limpidissima e antiretorica che ha lasciato in mani nostre come strumento di conoscenza.
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” Sono parole dello scrittore, dell’Uomo, il testimone che vogliamo raccogliere per ricordare quella tragedia e per conoscerne alcune altre, altri genocidi che hanno scosso il mondo: (Holodomor in Ucraina, i massacri in Armenia, Guatemala e i Maya, la strage selettiva dell’etnia Hutu in Burundi, e che significa esattamente la parola Genocidio? e poi Kmer rossi e Cambogia, e che cosa c’entrano i Cheyenne? Bosnia e Srebrenica, Saddam Hussein, le guerre di oggi!) Per non smettere di ricordare, per avere una civile e presente MEMORIA.
… e dopo aver visto questo terribile panorama dal quale è emersa la capacità dell’uomo di compiere il male, ricordare anche che al mondo ci sono uomini che hanno fatto altre scelte che ci confortano e ci invitano a riflettere.