venerdì 22 Novembre 2024

Tutta in voi la luce mia: da vedere, sentire, ascoltare

Bergamo. In occasione dell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura l’Accademia Carrara ospita la mostra “Tutta in voi la luce mia“, da vedere, da sentire e da ascoltare sino al 14 gennaio prossimo.

Accademia Carrara si trasforma in un teatro, grazie a un allestimento coinvolgente e immersivo, e mette in scena un grande progetto espositivo in cui il pubblico è invitato ad assistere, con emozione, alla scoperta della pittura, della musica, dei protagonisti di un’epoca irripetibile, l’Ottocento.

Tra storia e arte, passioni e musica, eroi e letteratura, amicizia e rivalità, eleganza e inganni, incontri e salotti, applausi e fischi: Tutta in voi la luce mia è un racconto dell’affascinante e continua alternanza tra verità e rappresentazione, tra pittura e musica.

Sembra di vederli piuttosto in un teatro che sulla grande scena del mondo, in un progetto che abolisce i confini tra tele e scene, per rappresentare quanto più possibile quanto fu un periodo di contaminazione tra le arti, tra ispirazioni, temi e artisti, un momento di sentimenti comuni. L’Ottocento romantico: l’affermazione della pittura di storia, della letteratura e della poesia, dell’opera italiana nel mondo e che in particolare tra il 1815 e il 1848 dischiuse le porte alla modernità. Il titolo dell’esposizione rende omaggio a Gaetano Donizetti, Tutta in voi la luce mia è uno dei versi dell’Anna Bolena, una delle composizioni rappresentate in mostra.

Oltre 40 dipinti di artisti come Francesco Hayez, Francesco Coghetti, Domenico Morelli e Giovanni Boldini, giunti a Bergamo attraverso prestiti nazionali, internazionali, raccontano un’epoca che rese l’Italia famosa in Europa e nel mondo. Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini e Giuseppe Verdi, le loro composizioni, i teatri, gli eroi delle loro opere e, ancora, i personaggi di quel periodo e gli incontri. Il progetto vuole essere per il pubblico un’opportunità per comprendere quanto la lirica sia parte fondante, attraente e presente della nostra cultura. Non esiste in Italia un luogo senza una via, una piazza intitolata ai grandi protagonisti del melodramma, così come sono moltissime le città con teatri lirici a loro dedicati. Questa appartenenza, che va ben oltre la toponomastica, è una stratificazione che il percorso espositivo della Carrara vuole sottolineare come ricchezza, testimonianza dell’Italia nel mondo. Un patrimonio e un’attualità che il progetto rappresenta anche nei temi e nelle emozioni come l’amore, la libertà, l’orgoglio, l’appartenenza a una nazione.

“Sorprendenti sono, lungo tutto il corso dell’Ottocento romantico, le interferenze tra quelli che sono stati i due più popolari linguaggi della comunicazione del secolo: la pittura di storia e il melodramma. Non soli i pittori e compositori hanno trattato gli stessi temi, derivati da fonti storiche o letterarie comuni, ma anche il loro modo di affrontarli, pur tenendo conto della specificità di due mezzi espressivi diversi, rivela intenti e modalità simili. Del resto, era il medesimo pubblico che nelle maggiori città italiane, come Milano, Venezia, Torino, Firenze, Roma e Napoli, sedi dei più importanti teatri lirici, si affollava nelle esposizioni di belle arti, davanti ai quadri che proponevano le vicende e i personaggi applauditi sulle scene.” Fernando Mazzocca curatore della mostra

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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