venerdì 22 Novembre 2024

Tre giorni nel nome della Lentezza

Parma – Il cambiamento, inteso come congiunzione tra evoluzione e rivoluzione, è il tema su cui si costruisce la 9°edizione del Festival della Lentezza, dal 9 all’11 giugno nel centro storico di Parma.

È la “La ri(e)voluzione” il mantra della rassegna diffusa – con anteprime a Colorno il 7 maggio e al Porto Fluviale di Mezzani il 21 maggio con il concerto al tramonto in omaggio a Franco Battiato di Arturo Stalteri – che trasformerà il piazzale della Chiesa di San Francesco del Prato, simbolo di rinascita grazie alla grande opera di restauro collettiva che ne ha determinato la riapertura, la Casa della Musica, e altri luoghi simbolici della cultura e della socialità del cuore parmigiano, nella scenografia di incontri, presentazioni di libri, laboratori, spettacoli, musica e concerti, podcast, documentari, mostre e fotografia, scrittura, ambiente, attività creative ed esperienziali per grandi e piccoli e tante originali e coinvolgenti iniziative.

L’obiettivo è di riflettere e raccontare cos’è che cambia il mondo e quanto è condivisa la voglia di cambiamento, muovendosi, con lentezza, al fuori degli stereotipi e dei luoghi comuni.

A rendere unico il ricco programma, che dalle 18:00 di venerdì 9 giugno fino alla notte di domenica 11 giugno coinvolgerà i visitatori tra le strade e le piazze della città (tutti ad ingresso gratuito), la partecipazione di protagonisti come Mario Calabresi, che il 9 giugno alle 19:00 presenterà il suo volume “Una volta sola”, narrando le 14 storie da lui raccolte tra le tante persone eccezionali incontrate nella loro normalità; Francesco Costa, autore di “Morning” il podcast di successo de “Il Post”, il quale alle 21:00 della prima giornata del Festival della Lentezza racconterà “Da dove vengono i podcast”; Mauro Pagani che parlerà con Sergio Blasi del libro “Nove vite dieci blues” alle 19:30 del 10 giugno; Domenico Iannacone (ore 21:00 di sabato 10 giugno) che si calerà nel teatro della narrazione per trasformare le inchieste giornalistiche del programma televisivo “Che ci faccio qui” in uno spazio intimo di riflessione e denuncia; Antonella Ruggiero, che con la sua voce straordinaria chiuderà gli eventi del festival alle 21:00 dell’11 giugno con il concerto nella Chiesa di San Francesco del Prato.

Diversi gli appuntamenti del Festival della Lentezza in collaborazione con Verdi Off, la rassegna di eventi collaterali al Festival Verdi ad ingresso libero, come i concerti di musica jazz dedicati al grande maestro Giuseppe Verdi e il famoso “Cucù Verdiano”, ogni sera alle 20:00 in Piazzale Salvo d’Acquisto, dove giovani solisti delle classi del conservatorio “A.Boito” di Parma interpreteranno un’aria verdiana accompagnati al pianoforte.

Ci sarà tanto da ascoltare, ma anche tanto da fare, partecipando alla Cena con Delitto del 10 giugno, e ai poliedrici laboratori per tutte le età: dal disegno “al contrario” ai tour esperienziali nel centro città, dai corsi di cucito per piccoli stilisti rivoluzionari a quelli di ceramica, dalla guerrilla gardening ai rimedi letterali ambulanti della Bottega Schmidlap.

E poi, le mostre fotografiche: Francesco Malavolta inaugurerà la sua allestita nel porticato cortile d’onore della Casa della Musica “Popoli in movimento” il 10 giugno alle 17:30; la mostra “Paesaggi Interiori” a cura del Club Itaca di Parma si potrà visitare al Borgo Pipa 3/a. Una ri(e)voluzione da vivere, spostandosi senza fretta tra nuovi stimoli e contaminazioni, in una delle zone più significative del cuore di Parma.

 

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