venerdì 22 Novembre 2024

Tra paura, devozione e scienza

Brescia. “Tra paura, devozione e scienza” i luoghi della cura e i rimedi dal Quattrocento all’Ottocento a Brescia è il tema del un percorso espositivo multimediale all’Archivio di Stato in occasione di Bergamo Brescia – Capitale della Cultura 2023 e delle Giornate Europee del Patrimonio GEP202. La mostra sarà visitabile sino al 19 gennaio prossimo.

Percorso fisico e multimediale che vuole esplorare i sentimenti della paura e dello sgomento prodotti dalle epidemie e il tentativo umano di mettere in atto sistemi di difesa e di prevenzione. L’analisi avviene attraverso la ricerca e lo studio di documenti archivistici, bibliografici, oggetti d’arte pittorici, scultorei, architettonici di area bresciana e veneta.
Il contesto allestitivo guida il visitatore alla comprensione dei documenti esposti e alla loro relazione con i luoghi della città che sono stati spazi di cura, nella loro evoluzione all’interno del territorio cittadino.

Arricchiscono il percorso espositivo, integrandolo, due prodotti multimediali: un video proiettato all’interno dello spazio espositivo e un touch screen che consente di approfondire alcuni aspetti di ricerca e di studio legati ai temi della mostra.Completa la proposta un ciclo di seminari, da ottobre a dicembre, che svilupperanno alcuni temi della mostra e che vedranno la partecipazione di docenti universitari dell’Università degli Studi di Brescia e di studiosi specializzati.

Il percorso espositivo è stato realizzato accessibile anche ai non addetti ai lavori e di ripensare totalmente la sala espositiva di questo archivio come uno spazio multimediale con la rimozione di ogni tipo di barriera, al fine di facilitare la comunicazione dei contenuti storico-artistici a una platea più ampia ed eterogenea possibile. L’esposizione, infatti, è integrata da una proiezione immersiva che, attraverso immagini e documenti d’archivio, narrerà le diverse pandemie occorse nei secoli nel territorio bresciano e i rimedi che furono per esse attuati.

I documenti in esposizione sono approfonditi con immagini in alta definizione, schede di testo e altri contenuti multimediali, per mezzo di un touch-screen collocato in uno spazio apposito della sala, che permette l’approfondimento dei documenti in esposizione e la visualizzazione di oggetti non disponibili fisicamente per svariati motivi, come quelli conservativi o perché appartenenti ad altri archivi. Le immagini, la narrazione e i suoni aiuteranno i soggetti più deboli sul piano culturale ad interessarsi agli argomenti trattati, portandoli a un miglioramento significativo sul piano dell’inclusione.

In parallelo al percorso espositivo sono stati, inoltre, organizzati otto incontri di carattere seminariale, che hanno preso il nome de “I venerdì della cura” e che prenderanno avvio dal 30 settembre: ciascuno di essi sarà dedicato all’approfondimento di un tema specifico.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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