La città di Cremona aderisce anche quest’anno a “Tenga il resto” un’iniziativa nazionale volta a combattere lo spreco alimentare, promossa dal Consorzio Nazionale Imballaggi in Alluminio CIAL in 5 capoluoghi di provincia italiani, con Cremona cisono: Monza, Arezzo, Pordenone e Pavia, e in modo diffuso in tre intere province: Macerata, Gorizia e Treviso.
L’iniziativa prevede l’utilizzo delle vaschette di alluminio, fornite di volta in volta da CIAL, come strumento per consentire ai clienti dei ristoranti aderenti di portare a casa il cibo non consumato, costituendo così una “family bag” pratica, utile e, soprattutto, una volta usata, riciclabile al 100% e all’infinito.
Il Consorzio Nazionale Imballaggi in Alluminio ha fornito al Comune una tranche di vaschette in alluminio, dotate di apposita copertura in cartone, che saranno poi distribuite a tutti i ristoratori che ne faranno richiesta grazie alla collaborazione delle associazioni che fanno parte del DUC (Confcommercio Cremona, Confesercenti Cremona, CNA Cremona, Asviscom, Confartigianato Cremona, Le Botteghe del Centro) che hanno già dato la propria disponibilità a promuovere l’iniziativa, utilizzando tutti i canali a disposizione, nei pubblici esercizi.
L’iniziativa proseguirà per tutto il 2024 per concludersi nel 2025. In questa fase la campagna mira a coinvolgere gli esercizi di ristorazione ad adottare misure e strumenti di comunicazione, rivolti ai propri clienti, che promuovano attivamente una maggiore consapevolezza del “valore del cibo” e la pratica virtuosa dell’asporto del cibo non consumato. L’iniziativa concorre più in generale a sensibilizzare i cittadini verso comportamenti volti al contenimento della produzione di rifiuti, compresa la componente organica, e all’utilizzo di materiali come l’alluminio.
Nel mondo una persona su 8 soffre la fame, 2 miliardi di persone sono malnutrite mentre un terzo del cibo prodotto, pari a 1,3 miliardi di tonnellate viene sprecato. I costi ambientali associati allo spreco corrispondono a circa 250.000 miliardi di litri d’acqua, 1,4 miliardi di ettari di terra e sono responsabili per l’emissione in atmosfera di circa 3,3 miliardi di tonnellate di Co2.