Montichiari, Brescia. Il Museo Lechi, accanto alla vasta collezione di opere d’arte, ospita dal 18 gennaio al 23 marzo la mostra temporanea dedicata all’artista bresciano Edoardo Stramacchia dal titolo: “Stamacchia, opere inedite”. Opere realizzate con frammenti e ritagli di fumetti, ricorrendo a una tecnica mista di collage e acrilico, compone un percorso di rielaborazione dei codici visivi della nostra contemporaneità.
– Taglio le vignette delle pubblicazioni di “ Topolino“ – racconta della sua tecnica artistica Edoardo Stramacchia – le incollo sulla tela e cancello col colore la parte figurata e la parte letteraria e frammento in particolari minimi le sagome emergenti del personaggio protagonista dell’opera. La casualità della disposizione del personaggio suggerisce un senso di disorientamento che sconfina nell’illusione ottica e nel disagio di chi ha perso i punti di riferimento. La minuzia e la cura esecutiva ,qualità che sollecitano meraviglia nell’osservatore, rivelano in questi lavori la complessità del processo di elaborazione di una realtà scissa tra l’essere e l’apparire. Costruisco sequenze di sapore nostalgico, dove le care vecchie sagome di paperini e topolini hanno ormai perso la loro identità per ridursi a ombre vaghe, a sogni nel cassetto, confinati in una memoria collettiva.-
Dei suoi ricordi d’infanzia catapulta noi visitatori nella fantasia dei fumetti, dei colori, come fosse un sogno, un’avventura visiva legata ai personaggi della nostra infanzia. Una esperienza emozionale da provare per immergersi e viaggiare nei colori delle opere in mostra.
Nato sulle sponde del lago D’Idro, ad Anfo, Edoardo Stramacchia inizia la sua carriera artistica nel ’71, pochi anni dopo entra nel gruppo gruppo Sincron diretto da Armando Nizzi, grazie al quale entra in contatto con grandi artisti come Julio le Parc e Bruno Munari. Nel 1980 fonda con Bonetti e Tancredi il gruppo, TREA con cui espone in varie gallerie italiane tra cui Vismara a Milano, ad Amsterdam e a vari Salon al Grand Palais di Parigi. Nel 1984 avviene la svolta nella sua produzione artistica con l’abbandono delle esperienze costruttiviste e quelle legate alla poesia concreta. È nel 1991 che inizia ad esporre con successo opere di collages realizzati con frammenti di fumetti che lo porterà ad esporre in mostre e gallerie in Italia e oltre confine.
Sue opere sono presenti nella Pinacoteca di Sulmona,nel Museo Bargellini di Pieve di Cento, nel Museo di Sassoferrato, nella Collezione Paolo VI di Concesio (BS), nella Civica raccolta del Disegno di Salò, Collezione UBI banca e altre raccolte pubbliche .