lunedì 1 Luglio 2024

Storie da una collezione privata

II MuSa, museo di Salò, racconta la storia della città di Salò e del territorio del Garda bresciano, ospita sino all’8 settembre la mostra “Dallo splendore alle incertezze 1910-1950”, opere da una collezione privata.

Un esclusivo ensemble di oltre 50 opere di grandi artisti del primo Novecento, a cura di Federica Bolpagni, Lisa Cervigni e Anna Lisa Ghirardi, istituisce l’avvio di un più ampio progetto di valorizzazione delle raccolte private bresciane, costituendo un’occasione d’eccezione per accostarsi alla visione di un patrimonio inedito, solitamente non accessibile al pubblico, attraverso esposizioni prettamente dedicate.

Il percorso trae avvio dalle atmosfere dominate dallo “splendore” tipico della Belle Époque, prima di approdare agli scenari minati dalle “incertezze” dei periodi post bellici, i cui esiti contribuirono a spegnere gli entusiasmi iniziali.

Tra gli autori in mostra troviamo Gian Emilio Malerba, Mario Sironi, Mario Tozzi, Cesare Monti, Adriana Bisi Fabbri, Angelo Landi e molti altri. A completare il percorso di visita pannelli esplicativi che raccontano storie di vita, curiosità, aneddoti legati agli autori, ai luoghi e ai soggetti ritratti.

Lungo tutta la mostra, accanto alla narrazione per immagini dei grandi avvenimenti della Storia nazionale, s’intrecciano storie di vita, aneddoti e curiosità su autori, luoghi e soggetti ritratti, emersi durante gli studi condotti per l’occasione espositiva e in essa per la prima volta raccontati al grande pubblico grazie ai pannelli che completano il percorso di visita.

Il MuSa si snoda negli ampi e affascinanti spazi del monastero e della chiesa di Santa Giustina, edificati a partire dal XVI secolo per ospitare l’Ordine dei Padri Somaschi, tradizionalmente dedito all’istruzione e all’educazione del clero e del popolo. Il museo racconta, attraverso le sue collezioni, l’evolversi della città di Salò, del territorio e del suo ruolo di guida all’interno della Comunità di Riviera, una sorta di confederazione di 34 comuni della riviera gardesana e della Valle Sabbia.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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