Rovigo – There is only one thing in the world worse than being talked about, and that is not being talked about. Tradotto: “C’è una sola cosa al mondo peggiore del far parlare di sé, ed è il non far parlare di sé”.
Anche se all’epoca di Oscar Wilde i social non erano nemmeno lontanamente immaginabili, il suo celebre aforisma è perfettamente applicabile ai diversi stili e approcci nell’utilizzo di tali risorse.
In questo chiacchiericcio confuso, in cui minacce e opportunità abitano lo stesso spazio, è facile rischiare di mescolare gli effetti negativi di un uso distorto delle risorse social con il loro enorme potenziale connettivo, l’opportunità di interazione, l’estensione delle platee, la democraticità del dibattito e molto altro.
Riprendendo Wilde, non è solo importante che se ne parli, ma che ciò accada con stile, metodo, misura e magari leggerezza.
Il Social Media Festival, giunto con successo alla sua terza edizione, apre uno spazio di discussione tra autori e pubblico social attraverso la condivisione degli strumenti interpretativi a partire dai quali i contenuti vengono elaborati e proposti online.
Come nasce un contenuto? Qual è la prospettiva di analisi della realtà che lo fa fiorire? In che modo la piazza social è sollecitata a reagire?
Autori, temi e pubblico entrano in connessione diretta, in presenza, anche tentando di costruire insieme nuovi contenuti, grazie agli incontri e ai laboratori.
Il seguito ottenuto nella rete non è necessariamente l’indicatore per la scelta degli ospiti del festival, quanto invece il loro stile chiaro e identificabile, come l’utilizzo etico e competente della rete, fondato su un patto trasparente con il proprio pubblico.
Ricerca, approfondimento, capacità di narrazione o rielaborazione con analisi originali e visioni dissacranti sono solo alcuni dei temi tra i quali gli ospiti sanno destreggiarsi, ben oltre il suono di una notifica o la durata di un download.
Le giornate del Social Media Festival prevedono che gli autori dichiarino il proprio stile e approccio nell’uso dei social invitando il pubblico ad attivarsi, posizionarsi in modo critico, elaborando una proposta propria, da condividere nei laboratori. A seguito di ogni intervento i partecipanti potranno incontrarsi in piccoli gruppi e confrontarsi su stili di produzione e uso creativo dei contenuti per poi condividerne gli esiti con gli ospiti.
Il Social Media Festival è aperto a tutti con una particolare attenzione a chi frequenta i social e a chi vuole imparare ad utilizzarli con una maggiore capacità autoriale. Per i follower, una occasione di incontro e scambio con i propri content creator preferiti.
Per social media manager e aziende una opportunità di formazione e sperimentazione di strumenti e linguaggi. Per le scuole uno spazio di dibattito e approfondimento sulla capacità di gestione critica del mondo social. Per chi vuole conoscere ed entrare in confidenza con le piattaforme più diffuse e le dinamiche che le governano.