Bologna. Il vino buono, pulito e giusto si mesce alla quarta edizione di Slow Wine Fair, la fiera internazionale del buon bere sostenibile, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi.
Dal 23 al 25 febbraio a BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, Slow Wine Fair è nata dal connubio fra la trentennale esperienza di BolognaFiere nel mondo del biologico con SANA e lo storico impegno di Slow Food sui temi della biodiversità, della sostenibilità ambientale e dell’equità sociale.
Circa 1.000 cantine espositrici dall’Italia e dall’estero distribuite in isole espositive in base al Paese e alla regione italiana di appartenenza, occupano i Padiglioni 15 e 20. I vignaioli e i vignerons presenti alla Slow Wine Fair sono accomunati dal fatto di aver sottoscritto, e di mettere in pratica, il decalogo del Manifesto per il vino buono, pulito e giusto, impegnandosi a preservare l’ambiente e le sue risorse, a rispettare il paesaggio e il terroir di provenienza del vino, a valorizzare la comunità agricola di cui è espressione e a sostenere la biodiversità.
Tra le novità 2025 per la prima volta, approda a Slow Wine Fair uno spazio dedicato alla Slow Food Coffee Coalition e al mondo del caffè. A presidiarlo e introdurre i visitatori in questo mondo sono caficoltori, torrefattori ed esperti che forniscono informazioni preziose sugli strumenti principali per approcciarsi all’assaggio in modo consapevole, per riconoscere, apprezzare e imparare a scegliere un caffè di qualità.
Per la prima volta, approda a Slow Wine Fair uno spazio dedicato alla Slow Food Coffee Coalition e al mondo del caffè. A presidiarlo e introdurre i visitatori in questo mondo sono caficoltori, torrefattori ed esperti che forniscono informazioni preziose sugli strumenti principali per approcciarsi all’assaggio in modo consapevole, per riconoscere, apprezzare e imparare a scegliere un caffè di qualità.
Un appuntamento imperdibile per brindare all’armonia con l’ambiente alla ricerca della prosperità e della felicità per l’umanità attuale e futura e per l’intera rete del vivente, dai valori fondanti di Slow Food.