Parma – C’è tutto un mondo di sentimenti intimi e profondi nel programma cameristico che tre strumentisti di Ensemble Prometeo proporranno il 18 ottobre nell’ambito della rassegna di musica moderna e contemporanea Traiettorie.
Ed è un programma che segue da vicino l’attenzione prestata in questa edizione di Traiettorie alla musica mitteleuropea: e la scelta di affiancare i «Fantasiestücke» (1849) per clarinetto e pianoforte di Robert Schumann, così intrisi di affettuosità famigliare, ha una continuità passionale sia nell’Adagio (1923-1925) di Alban Berg – qui nella versione dell’autore per trio da camera – sia nell’emotività compressa dall’esattezza sonora dei «Quattro Pezzi» (1910) per violino e pianoforte di Anton Webern e forse persino nel viaggio a ritroso nel mondo musicale francese compiuto da Claude Debussy nelle sue ultime Sonate cameristiche, di cui qui viene proposta la terza, per violino e pianoforte (1916-1917).
Ma certamente il momento più singolare del programma è il Trio per clarinetto, violino e pianoforte di Galina Ustvolskaya, compositrice pietroburghese allieva di Šostakóvič e oggi considerata la voce autorale femminile più rilevante della musica sovietica: scomparsa nel 2006, ha lasciato poco più di una ventina di pezzi cameristici intrisi di spiritualità arcaica e misteriosa, come questo impressionante Trio del 1949 fatto di suoni semplici, asciutti, ancestrali.
Gruppo strumentale formato da alcuni dei migliori solisti italiani specializzati nella sonorità contemporanea, Ensemble Prometeo è nato nel 2009 nell’ambito della Fondazione Prometeo, che organizza e promuove Traiettorie.
E a Traiettorie i tre solisti di Ensemble Prometeo protagonisti di questo concerto sono ormai di casa: la violinista Grazia Raimondi, già primo violino in numerose orchestra italiane e oggi nella Camerata Strumentale Città di Prato; il clarinettista Michele Marelli, uno dei migliori specialisti mondiali nel corno di bassetto e già strumentista nell’ensemble di Karlheinz Stockhausen e oggi dell’ensemble MusikFabrik; il pianista Ciro Longobardi, docente al Conservatorio di Salerno e vincitore del Premio Kranichsteiner ai Corsi Estivi di Darmstadt del 1994.