lunedì 25 Novembre 2024

Sempre per la Verità

Brescia vive e respira la sua storia ogni giorno.
Ma è bene ricordare che ciò che siamo oggi, come collettività, ha radici profonde nel nostro passato. Cinquant’anni fa un evento ha scosso la città fin dentro al suo cuore mettendola in ginocchio ma non piegandola.

La strage di Piazza Loggia non è solo un capitolo di storia, ma una ferita nella nostra memoria collettiva, che ci ricorda il prezzo della democrazia l’importanza di stare uniti.
Nel Cinquantesimo anniversario di quella giornata, Brescia si trasforma in un laboratorio a cielo aperto di incontri, dialoghi e eventi speciali.
Vogliamo scavare a fondo nel significato di quel giorno e passare il testimone della memoria ai ragazzi e alle ragazze di oggi.

Questi appuntamenti sono ponti lanciati verso il futuro, dimostrando che ricordare è il primo passo per costruire insieme una comunità forte e consapevole.” (Sempre per la Verità, cinquantennale)

50° Anniversario della Strage di Piazza loggia programma eventi.

La mattina del 28 maggio del 1974 in piazza Loggia c’è una manifestazione sindacale antifascista. Piove. Molti manifestanti si sono riparati sotto i portici. 10 e 12 minuti un boato. Una bomba posta in un cestino dei rifiuti deflagra, è una strage! Rimangono uccisi sul colpo sei persone, altre due moriranno giorni dopo.

Sono: Giulietta Banzi Barzoli, 34 anni insegnante. Livia Bottardi Milani, 32 anni insegnante. Euplo Natali, 69 anni pensionato. Luigi Pinto, 25 anni insegnante. Bartolomeo Talenti, 56 anni operaio. Alberto Trebeschi, 37 anni insegnante. Clementina Calzari Trebeschi, 31 anni insegnante. Vittorio Zambarda, 60 anni operaio. Le vetrine a doppio piano di uno storico negozio di abiti della città vanno in frantumi e causano gran parte dei 100 feriti.

28 maggio 2024 sono passati cinquant’anni dalla Strage di Piazza Loggia. 1974 – 2024 L’enorme ferita che ha macchiato di sangue la piazza più bella di Brescia rimane aperta. Un iter giudiziario durato mezzo secolo e ancora aperto.

E’ difficile oggi immaginare il clima funesto di quegli anni. L’escalation di violenza innescata a Brescia nei mesi precedenti alla strage. Le tensioni sociali, le paure, i disordini, gli attentati alle sedi di partito e di sindacato, sino alla morte di Silvio Ferrari, giovane neofascista trucidato dal tritolo che trasportava sotto la sella della sua vespa.

“la Casa della Memoria – Sempre per la Verità” dove è stata raccolta tutta la documentazione della strage e non solo. L’associazione promuove iniziative e mostre, collabora con altre associazioni, istituisce borse di studio, gestisce la biblioteca e le attività culturali. Soprattutto contribuisce a fare storia per le future generazioni. Perché la memoria non si ritiri nei suoi luoghi più sotterranei per divenire oblio o contorcersi in revisioni fuori asse o sfuocate.

Il grande lavoro della Casa della Memoria pone la strage di piazza Loggia nella sua ragione per cui è stata ordita, cioè un attacco diretto ed esplicito alle istituzioni dello stato e al suo sistema democratico. Perché il racconto di quel giorno, nella sua essenzialità, non venga assolutamente disperso e nulla venga taciuto e perché siano la storia e la memoria a giudicare una delle stragi più efferate degli “anni di piombo”.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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