Brescia – Un ciclo di incontri organizzato dall’associazione Oltre il Ponte per comprendere come la scultura si è trasformata nel corso del tempo, assumendo nuove forme espressive, secondo tappe evolutive avvenute nell’uso dei materiali, dei nuovi generi sviluppati, dell’apporto femminile in una disciplina tradizionalmente ritenuta maschile.
Per sperimentare le molteplici possibilità di lettura di una scultura. E infine per ascoltare la testimonianza di chi fa e vive la scultura quotidianamente: una lectio magistralis del Maestro Giuseppe Bergomi
Chissà se la scultura più antica rinvenuta sia la Venere di Berekhat Ram, una sorta di ciottolo antropomorfo di circa 230.000 anni fa, o la Venere di Hohle Fels, manufatto certamente intenzionale di 40.000 anni orsono.
Il dato certo è che l’umanità nel corso della sua storia ha continuamente cercato di fare della scultura un mezzo per esprimere credenze religiose, arricchire rituali magici, definire appartenenze sociali, manifestare atteggiamenti devozionali verso divinità o sovrani, fino a diventare una forma d’arte altamente rappresentativa, spesso di alta forza evocativa con grande potere simbolico.
Non a caso nel dipanarsi del tempo sono state sfregiate o distrutte statue per molti aspetti ritenute disturbanti, intese come emblemi di individui o epoche da cancellare. E questo è avvenuto anche in tempi recenti, nell’abbattimento di alcune statue di Cristoforo Colombo, di Saddam Hussein, di Lenin e di Stalin. O, ancora, ecco il dibattito sulla collocazione o la risemantizzazione di determinate opere scultoree, come per esempio quella del periodo fascista del Bigio di Arturo Dazzi, a Brescia.
Nella contemporaneità la scultura si è trasformata ed ha assunto nuove forme espressive: da arte prettamente figurativa ha sperimentato nuovi linguaggi, si è fatta dinamica, astratta, organica attraverso la continua ricerca artistica.
Ed è proprio per comprendere come la scultura è cambiata nel corso del tempo che l’Associazione Oltre il Ponte ha organizzato “SCULTURA OGGI – Evoluzione, materiali, generi”, un ciclo di incontri che dà conto dell’evoluzione avvenuta nell’uso dei materiali, dei nuovi generi sviluppati, dell’apporto femminile in una disciplina da tempo ritenuta maschile, ed infine della molteplicità di letture di una scultura. Il corso si conclude con la preziosa testimonianza di chi fa e vive la scultura in modo pieno e riconosciuto: una lectio magistralis del Maestro Giuseppe Bergomi.
Curatrice degli incontri è Federica Novali, storica dell’arte e guida turistica.
