sabato 23 Novembre 2024

Rinoceronti, progetto di teatro e salute mentale

Reggio Emilia. Al Teatro Cavallerizza in scena “Rinoceronti” la nuova creazione di Festina Lente Teatro, diretta da Andreina Garella che ha curato il progetto insieme a Mario Fontanini. Debutta sabato 10 alle ore 20.30 e domenica 11 febbraio alle ore 15.30.

Liberamente tratto dall’opera “Il rinoceronte” di Eugene Ionesco, lo spettacolo, che si avvale delle musiche di Ailem Carvajal, vede in scena un gruppo con fragilità e disagio psichico composto da Feyyaz Akdag, Sabina Arku, Fabio Barbieri, Stefano Barbieri, Luca Bellei, Antonio Cirillo, Giovanni Coli, Flavio Ferrari, Stefania Ferrari, Gaia Gambarelli, Annalisa Gentile, Gianpaolo Gualtieri, Caterina Iembo, Patrizia Marcuccio, Stefano Marzi, Lucio Pederzoli, Marina Pigoni, Giuseppina Poli, Consuelo Tamburrino, Massimo Torri, Aurelio Vergai.

Ambientato in una tranquilla cittadina, scossa da improvvise apparizioni di rinoceronti e in cui gli abitanti del luogo diventano vittime di un’assurda metamorfosi per cui il loro aspetto umano si trasforma in quello dei giganteschi pachidermi, lo spettacolo vuole essere una metafora sui totalitarismi, sul conformismo, sul razzismo. Un attacco alla standardizzazione e alla resa assoluta al potere dominante. «Quando si gira la testa dall’altra parte – scrive la regista – quando si è dipendenti e si ubbidisce all’opinione pubblica diventando consumatori sottomessi alle tendenze, ci si può riconoscere, addormentati e impigriti, incapaci di prendere parte alla vita. Pressati dalla prestazione, prigionieri di noi stessi. Ma c’è chi non si sente rappresentato dalla maggioranza e non si riconosce nell’immaginario regnante e riesce a resistere alla metamorfosi per restare umano e combattere contro vecchi e nuovi rinoceronti».

Dal 2003 Festina Lente Teatro porta avanti un progetto teatrale che coinvolge un gruppo di persone con fragilità psichica in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale di Reggio Emilia. Una realtà artistica nata dal disagio e dall’esclusione, una compagnia fuori dall’ordinario, in grado di emozionare e interrogare gli spettatori. Le più diverse individualità sono valorizzate e ognuno trova le sue ragioni e i suoi modi per esserci, per partecipare con determinazione e con coraggio, sgretolando lo stigma.
In questi anni sono state coinvolte 130 persone e messi in scena 20 spettacoli, in diversi teatri; è stato prodotto un film/documentario che racconta l’esperienza del progetto, abbiamo partecipato a numerosi convegni regionali e nazionali e pubblicato articoli su riviste e libri.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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