Cremona. Lavori terminati sul corso Garibaldi nel cuore della città, dopo un ampio progetto di recupero e ristrutturazione, riapre al pubblico martedì 4 luglio, alle ore 11.00, Casa Stradivari, la storica dimora in cui visse e lavorò a Cremona il liutaio più conosciuto al mondo.
La casa, dove visse e lavorò il grande liutaio Antonio Stradivari, apre le porte per accogliere nuovi talenti e promuovere percorsi di specializzazione nell’arte della liuteria legati ai temi della tutela della trasmissione del sapere tra scuola e bottega e del rapporto tra musicisti e liutai. Corsi di formazione, iniziative culturali, residenza di artista: così rivivrà la storica dimora del geniale liutaio.
Il 4 luglio è una data non casuale poiché fu proprio il 4 luglio 1667 che Antonio Stradivari, dopo essersi unito in matrimonio con Francesca Ferraboschi, fece ingresso nell’edificio di corso Garibaldi a Cremona in cui allestì il suo primo laboratorio di liuteria.
In vista della riapertura di Casa Stradivari sono in programma a Cremona due concerti celebrativi: domenica 2 luglio alle ore 19.00, nel Cortile del Palazzo Comunale, il Maestro von Arx si esibirà con il suo Stradivari del 1720 “The Angel” ex Madrileño insieme al clavicembalista Paolo Corsi e all’Orchestra del Conservatorio Monteverdi; lunedì alle 12.00 si terrà, nell’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del violino, il concerto di Fabrizio von Arx con il pianista statunitense Kit Armstrong.
Grazie al progetto di restauro e rilancio voluto dalla Fondazione Casa Stradivari, la dimora in cui visse e lavorò il geniale liutaio tornerà a nuova vita. Sarà un centro di promozione culturale e artistica e accoglierà giovani artigiani per percorsi di formazione e specializzazione, legati ai temi della tutela della trasmissione del sapere tra scuola e bottega e del rapporto tra musicisti e liutai.
Dal prossimo autunno gli spazi di Casa Stradivari ritroveranno la loro antica vocazione: giovani liutai potranno frequentare un corso di 18 mesi per costruire strumenti ad arco, seguiti da Maestri di chiara fama internazionale: Bruce Carlsson, Marcello Ive, Primo Pistoni e Davide Sora. Carlo Andrea Rozzi e Alessandro Voltini si occuperanno del progetto di analisi acustica degli strumenti nelle varie fasi di lavorazione; e il chimico Curzio Merlo dello studio delle vernici. Nel quadro del programma verranno inseriti seminari e approfondimenti aperti anche a tutta la comunità liutaria, in collaborazione con altre realtà del territorio.
L’obiettivo è riportare l’antica dimora allo spirito che animò l’operato di Antonio Stradivari. Per questo alle attività della bottega al piano terra, si aggiungeranno quelle dedicate a giovani musicisti che si svolgeranno al primo piano. Il secondo piano sarà invece destinato alla residenza di un artista di fama internazionale. La sinergia tra studenti, maestri e personalità affermate costituirà il terreno fertile per la crescita di nuovi talenti e l’elemento fondamentale per il sostegno all’avvio d’impresa per giovani liutai. La Casa sarà inoltre aperta al pubblico per iniziative culturali e visite.
l progetto fa parte del Piano di Salvaguardia del Saper fare liutaio tradizionale cremonese, pratica iscritta nella Lista UNESCO del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità.