Reggio Emilia- Una città di storie, musica, incontri. Una festa aperta alla meraviglia a 100 anni dalla nascita di Italo Calvino.
Torna al Palazzo dei Musei anche quest’anno il tradizionale appuntamento con le storie, la festa di Reggionarra, che ogni anno trasforma Reggio Emilia nella Città dei Racconti: il tema del 2023 è ‘Le fiabe sono vere‘.
Tra gli eventi più attesi e amati della primavera, il programma non mancherà di affascinare, attrarre, farsi ascoltare, stupire grazie a una linfa inesauribile e giocosa: la fantasia dei bambini e il loro desiderio di essere da un lato al centro del narrare e dall’altro artefici della narrazione, in una parola: protagonisti.
Nel 1956, dopo due anni passati a raccogliere, tradurre e rivisitare l’enorme patrimonio delle fiabe tradizionali italiane, Italo Calvino sentenziò: “Io credo questo: le fiabe sono vere”.
Vere in quanto sono “prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminìo delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che appunto è il farsi d’un destino: la giovinezza, dalla nascita che sovente porta in sé un auspicio o una condanna, al distacco dalla casa, alle prove per diventare adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano. E in questo sommario disegno, tutto”.
Lo scrittore si occupò infatti di catalogare e tradurre le fiabe della tradizione popolare scritte nei dialetti delle regioni italiane, finendo per esserne assorbito e affascinato come un bambino. Fu un lavoro di grande cura, in cui emerge l’amore per il racconto fantastico e quello per l’umanità che lo ha prodotto.
“Reggionarra,” spiega Annalisa Rabitti, assessora alla Cultura, turismo e pari opportunità del Comune di Reggio Emilia, “è un’esperienza magica di una città che si trasforma grazie alla voce di artiste e artisti che arrivano da tutta Italia con fiabe, spettacoli teatrali, laboratori aperti e inclusivi. É la dimostrazione della capacità della narrazione di trasformare chi narra e chi ascolta: narratori professionisti, compagnie teatrali, genitori che si offrono come raccontastorie animano molteplici luoghi della città che diventano spazi narrativi dedicati all’ascolto. É un weekend molto atteso per bambini e famiglie, realizzato grazie a un patrimonio di persone straordinario e alla capacità di scambiare idee e apprendimenti. É un piccolo miracolo che credo sia possibile solo nella nostra città.”
Il via ufficiale sarà con la parata di venerdì 26 maggio alle 17.30 che parte da da Piazza Fontanesi ed è guidata da un Grande Drago Gentile e dalla musica della Banda Filarmonica Tricolore. Uscito dalla fucina degli artisti del Carnevale Al Castlein di Castelnovo Sotto, in collaborazione con la Casa delle Storie, Remida e Modateca Deanna, il drago custodisce un uovo gigante, che contiene tutti i desideri e le “lettere all’universo”, scritte da mani bambine nel corso della passata edizione di Reggionarra. Un atto collettivo al quale ci si potrà unire partecipando vestiti di cielo, di azzurro, di blu.
Reggionarra incontrerà anche autrici, autori, illustratori, illustratrici. Fra questi Guia Risari, Emanuela Bussolati, Andrea Antinori, Michele Ferri, David Tolin di Accademia Drosselmaier, Zoolibri, che accenderanno incontri e laboratori alla Biblioteca Panizzi, a Didart nei Musei, all’Istituto Ciechi, ma anche nelle biblioteche decentrate come anticipazione e preparazione agli eventi del week end con Federica Merli, Paola Terranova.
Continua la tradizione dei genitori-narratori de Il Cerchio delle Parole – laboratori sull’arte della narrazione tenuti dal Laboratorio Rodari e da Monica Morini del Teatro dell’Orsa.
Come sempre, sarà favorita l’inclusione grazie al progetto Reggio Emilia Città senza Barriere di Comune di Reggio Emilia e Farmacie Comunali Riunite che coinvolgeranno nella narrazione anche ragazzi con disabilità, con i Raccontastorie, i Girareggio e i fotografi di “Scatti precisi”, con la traduzione di alcuni appuntamenti nel linguaggio dei segni (Maratona Calvino nel Cortile della Biblioteca Panizzi e Voglio la luna ai Chiostri di San Pietro).
Reggionarra nasce nel 2006 quale progetto sull’arte della narrazione nell’ambito dell’esperienza educativo-pedagogica dell’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia e di Reggio Children.