Nembro, Bergamo – L’8 agosto 1956 a Marcinelle, alla periferia di Charleroi, in Belgio, un incendio scoppiato in uno dei pozzi della miniera di carbone del Bois du Cazier causò la morte di 262 minatori, 136 dei quali erano italiani: provenivano dall’Abruzzo, dal Friuli, dalla Puglia, dalle Marche, dal Molise, dalla Calabria e dalla Sicilia, dalla Toscana, dal Veneto, dalla Campania e dalla Lombardia.
Fra loro c’era anche il bergamasco Assunto Benzoni di Endine Gaiano.
Tra i lavoratori della miniera chiamati a prestare i primi soccorsi in quello che fu uno dei più gravi disastri della storia mineraria, c’era anche il nembrese Lino Rota – nominato a giugno Commendatore “Al Merito della Repubblica Italiana”.
Sin dagli anni immediatamente successivi alla tragedia, Rota si è impegnato a tenere vivo il ricordo di quei giorni e della vita dei lavoratori italiani costretti ad emigrare per mantenere le famiglie. È grazie a lui che anni fa è nato a Nembro il Museo della Miniera e dell’Emigrazione, gestito personalmente insieme alla moglie Mariuccia Abondio. Ed è grazie a lui che ogni anno ad agosto a Nembro si celebra la Festa dell’Emigrante, quest’anno giunta alla 29esima edizione.
Organizzata dal Comune di Nembro e dall’Associazione Nembresi nel Mondo, la Festa dell’Emigrante prosegue fino a giovedì 8 agosto con un calendario ricco di iniziative, che comprende mercoledì 7 agosto la commemorazione delle 136 vittime italiane della tragedia di Marcinelle e la presentazione del progetto Baracca del Minatore.
“L’emigrazione è stata l’esperienza di molte famiglie italiane nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale. Un afflusso senza precedenti è stato quello che ha riguardato in particolare il Belgio, per via del cosiddetto accordo “uomo-carbone”, siglato dall’allora primo ministro De Gasperi e dal suo omologo Van Acker.
Il Belgio sembrava un presunto El Dorado in cui trovare lavoro e sostentamento, ma il Paese non era assolutamente preparato ad accogliere tutti quei lavoratori. Le famiglie italiane, quando arrivarono, finirono nelle baracche, costruzioni di lamiera che durante il conflitto Mondiale erano destinate ai prigionieri ed erano rimaste in piedi” – ricorda Gianni Comotti, dell’Associazione Nembresi nel Mondo – Nonostante abbia segnato profondamente la Storia dell’Italia, oggi questo periodo storico rischia di cadere nell’oblio.
Portiamo avanti la memoria e la storia di quegli uomini e di quelle famiglie, e per questo siamo onorati e orgogliosi di presentare il progetto Baracca del Minatore, che ricrea le condizioni di vita che i minatori hanno vissuto: sarà, come la Miniera, ricca di testimonianze preziose e dal grande valore storico, grazie all’impegno della famiglia Rota nel recuperare oggetti direttamente dal Belgio”.
Martedì 6 agosto – ore 21.00
PRESENTAZIONE DEL LIBRO GLI ANGELI DEI “MUSI NERI” dedicato alle donne dei minatori italiani in Belgio
alla presenza dell’autore Walter Basso
(in caso di maltempo la presentazione si svolgerà presso la Sala Bonorandi – via Ronchetti 29)
Mercoledì 7 agosto
FESTA DELL’EMIGRANTE
ore 9.30: ritrovo al Museo della Miniera e dell’Emigrazione
ore 10.30: Santa Messa (in caso di maltempo presso il Santuario dello Zuccarello)
ore 11.30: commemorazione delle vittime della tragedia di Marcinelle e presentazione del progetto “Baracca del Minatore”
ore 12.00: Saluto delle Autorità locali presenti
ore 13.15: pranzo presso il ristorante Vita Nova di Nembro
Giovedì 8 agosto – dalle ore 16.00 alle ore 18.00
VISITA GUIDATA al Museo della Miniera e dell’Emigrazione
LABORATORIO DIDATTICO per ragazzi dai 6 ai 12 anni