Sant’Agostino, Ferrara. E’ novembre. È il mese che segna l’inizio del tardo autunno con giornate più corte, temperature in calo e un’atmosfera che preannuncia l’inverno o più romanticamente il Natale. Ma ciò caratterizza maggiormente novembre, nella terra di Ferrara, nel borgo di Santa’Agostino, comune di Terre del Reno, è il tartufo.
E così l’ 8-9-10 / 15-16-17 / 22-23-24 novembre tutte le sere dalle 19.30 e la domenica solo a pranzo dalle 12 il tartufo di Sant’Agostino ritorna!
Lasagne, tortellini, crespelle, sformati e poi la faraona cotta in crosta di pane e la panatura della cotoletta, i preparativi iniziano molto tempo prima, perché ogni anno, l’appuntamento con il tartufo di Sant’Agostino richiama migliaia di visitatori. È buono, accompagna piatti tipici e tradizionali, è servito con professionalità e autenticità. Insomma è l’appuntamento perfetto a cui non mancare.
Ciò che non è preparato a mano, uova o tagliata, sono scelti con cura dallo staff.
Il tutto arricchito dal tartufo bianco “Magnatum Pico” di novembre.
Lo sapevate che il tartufo bianco deve il suo nome scientifico a un medico di Torino, Vittorio Pico, che nel 1788 lo chiama “Tuber Magnatum” dal latino “Magnatus”, in onore dei personaggi eminenti e ai signori dell’alta società. Il celebre compositore Gioachino Rossini l’aveva invece soprannominato “Il Mozart dei funghi”.
Vere e proprie specialità vi attedneranno nel piatto scelto per la sagra.
Non ci sarà solo il buon cibo ad allietare la sagra, saranno infatti vere e proprie serate speciali per chi ha voglia di sperimentare novità e golosità.