Gattatico, Reggio Emilia. Il Premio Internazionale “San Francesco e Chiara d’Assisi” viene attribuito a persone o istituzioni che testimoniano e promuovono l’amore per il Dialogo e contribuiscono in modo notevole e ad altissimo livello, ai rapporti armonici degli esseri umani favorendo la convivialità basata sui valori etici e la responsabilità.
Quest’anno la 29ª edizione del Premio Internazionale “San Francesco e Chiara d’Assisi”, promosso e organizzato dal Centro Francescano Internazionale di Studi per il Dialogo fra i Popoli, è stato conferito all’Istituto Alcide Cervi, che “ha raccolto il lascito morale e testamentario di Papà Cervi e di tutta la famiglia, per trasformare il luogo di memoria e la storia dei Cervi in un patrimonio pubblico, radicato nel territorio e nei valori della democrazia”.
A ritirare il premio è stata Paola Varesi, Responsabile del Museo Cervi, che ha letto il messaggio della Presidente dell’Istituto Albertina Soliani. Hanno ricevuto il riconoscimento anche Marco Bartoli, docente di storia medievale all’Università LUMSA di Roma, ed a Natalia Tsarkova, pittrice ufficiale di tutti i pontefici dal 1995 ad oggi.
Il messaggio della presidente dell’Istituto Alcide Cervi Albertina Soliani all’assegnazione del premio, letto nella sala della Resistenza del Palazzo Ducale di Massa:
“La notizia del conferimento del prestigioso Premio Internazionale “San Francesco e Chiara d’Assisi” per il Dialogo tra i Popoli e le loro Culture, nella sua 29^ edizione, all’Istituto Alcide Cervi ci dà grande gioia e ci commuove.
L’Istituto Alcide Cervi compie in questo anno 50 anni, ed è impegnato più che mai a promuovere la pace e i valori universali di umanità. La storia del nostro tempo ci sfida a promuovere dialogo, giustizia, pace, salvaguardia del creato, secondo il messaggio di Francesco e Chiara.
Francesco ha operato una delle più grandi rivoluzioni nella storia dell’umanità, non solo spirituale ma globale, in difesa dell’uomo e della terra. Ci ha indicato la fratellanza universale come obiettivo morale, culturale, civile da perseguire con tutte le nostre forze.
Chiara ha dato un’impronta sua a questa rivoluzione, muovendo lo spirito femminile.
A Casa Cervi conserviamo il mappamondo acquistato dai Sette Fratelli, simbolo della visione aperta e solidale che guidava la loro vita. Accanto, la Biblioteca e Archivio Emilio Sereni custodiscono il messaggio della bellezza del paesaggio agrario italiano.
Il vostro premio riconosce questa nostra storia.
Non potendo intervenire personalmente, perché mi trovo a Roma per un impegno precedentemente assunto, riceverà il premio a nome dell’Istituto Paola Varesi, responsabile del Museo di Casa Cervi, recentemente rinnovato.
Grazie per la vostra testimonianza e per il vostro impegno. Auguro al premio di poter continuare a lungo nella sua missione culturale e civile”.