Piacenza – il Centro d’arte contemporanea, cinema, teatro e musica della Fondazione di Piacenza e Vigevano presenta, nella sua sezione Arte diretta da Paola Nicolin, il nuovo progetto di video e fotografia PHOTOBUSTER PIACENZA che vede protagonisti tre collettivi fotografici fortemente radicati sul territorio: Cesura, TIFF e La Città Minaccia.
Photobuster, ideato da Cesura nel 2009 e attivato in diverse città di tutto il Paese rappresenta un modello circolare di residenza artistica dove più autori lavorano contemporaneamente su una specifica zona geografica per un periodo di quindici giorni, con lo scopo di costruire un dialogo con la realtà locale e a seguire raccontarla attraverso un’esposizione collettiva.
Nel caso specifico di Piacenza, per la prima volta Photobuster coinvolgerà tre collettivi del territorio – Cesura, TIFF e La Città Minaccia – che, attraverso lo sguardo di dieci autori, produrranno una narrazione per immagini della città.
Gli artisti in residenza a Piacenza per due settimane saranno Arianna Arcara, Giorgio Dirindin, Chiara Fossati, Marco Zanella (Cesura), Dallavalle-Guerrieri, Elisabetta Granata, Patrizio Maiavacca, Marco Rigamonti (TIFF) e Andrés E. Maloberti e Nicola Roda (La Città Minaccia).
Attraverso un’esperienza di laboratorio collettivo, che sarà aperto al pubblico tutti i pomeriggi fino al 19 gennaio, gli artisti lavoreranno in collaborazione con il curatore Alex Majoli, fotografo pluripremiato, membro Magnum dal 2001 nonché fondatore del collettivo Cesura, per produrre e selezionare le immagini fisse e in movimento che confluiranno in una mostra che sarà inaugurata a XNL Piacenza il 7 febbraio prossimo.
A cura di Alex Majoli, l’esposizione Photobuster Piacenza presenterà una combinazione di fotografie, video e tracce sonore con l’obiettivo di raccontare simbolicamente la città di Piacenza come terra di confine e crocevia di scambi all’interno di una cornice narrativa in continuo divenire e attraverso uno sguardo pluralistico. Le tematiche che gli artisti dei collettivi coinvolti affronteranno saranno di natura diversificata ma tutte volte a restituire un’immagine inedita della città emiliana.
I fotografi e le fotografe di Cesura indagheranno sia le periferie urbane dell’hub logistico, dove si incrociano e si mescolano autotrasportatori, migranti e mercanti, sia le strade abitate da nuove generazioni di adolescenti e giovani donne, per arrivare a esplorare luoghi insoliti come le case di cura dove la fragilità altrui si espone all’altro, o simbolici come il tribunale cittadino.
La Città Minaccia racconterà la periferia di Piacenza, una periferia da intendere non nella sua accezione urbanistica, quanto piuttosto come spazio sociale e culturale lontano dal centro. Attraverso un approccio frammentario e non-narrativo, gli autori costruiranno un mosaico di storie che, assieme, ci restituiranno un’immagine inedita della città, dei suoi luoghi nascosti, nel tentativo di ridefinire i canoni narrativi classici legati alle piccole città di provincia.
TIFF esplorerà i paesaggi antropizzati e in parte abbandonati come testimonianza del rapporto oggi complesso tra uomo, natura e città: dal fiume Po profilato di industrie, edifici e baracche, agli antichi rivi di contenimento idrico, alle particolarità topologiche della città vista dall’alto, alle architetture contemporanee locali, poco conosciute e valorizzate, se pure inserite nel Censimento Nazionale Dei Beni Culturali del secondo dopoguerra dalla Regione Emilia-Romagna.
Il progetto ha preso il via l’8 gennaio con l’inizio della residenza presso lo Spazio BFT (vicolo dell’Edilizia, 25, con orario di apertura al pubblico dalle 15 alle 19 fino al 19 gennaio), cui seguirà la fase di produzione mostra che culminerà in un’esposizione che sarà allestita in XNL dal 7 febbraio al 2 marzo.
Durante il mese di apertura sono previsti anche talk e conferenze pubbliche a cura dei collettivi coinvolti nelle giornate di venerdì (il 14, il 21 e il 28 febbraio alle ore 18), visite guidate e incontri rivolti agli studenti dei licei e degli istituti superiori di Piacenza.