Brescia. “PER VOCE SOLA”. Volti e voci dal carcere. Una mostra di fotografie per dare voce alle donne recluse nel carcere di Bollate, la sola cosa che hanno per mantenersi vive.
Questo il fulcro dell’esposizione allestita al Museo Diocesano di Brescia da Elisabetta Marchina, fotografa professionista (negli anni Novanta ha lavorato per la Tdr, la stessa agenzia di Helmut Newton) residente a Castegnato.
Il progetto, frutto di un lavoro iniziato nel 2016 che ha richiesto una lunga gestazione e che è rimasto a lungo chiuso in un cassetto, sarà presentato in una conferenza stampa martedì 4 aprile alle ore 15.00 presso il museo Diocesano di Brescia in Via Gasparo da Salò n. 13.
Non è una mostra tradizionale, ma un percorso sensoriale che si snoda in una serie di tunnel, al buio: una serpentina alla scoperta dei ritratti delle detenute, senza sbarre, senza celle. Un’installazione che non fornisce risposte, ma stimola domande e, soprattutto, permette di sentire, davvero, la loro voce.