Cremona. “Ospedale che fare?” Questo il vecchio slogan, che risale agli anni ’70 del Novecento, con cui Italia Nostra e un gruppo di giovani architetti portava all’attenzione dell’opinione pubblica il grande problema delle strutture dell’ospedale da poco trasferitosi nella nuova sede in cui ancora oggi opera.
La grandissima area, occupata da edifici antichi e più recenti e da giardini, fin da subito rappresentò un problema per l’Amministrazione comunale che ne era venuta in possesso. Nel corso degli anni molti giovani studenti di architettura si sono cimentati in ricerche storiche presentando varie idee di riutilizzo in particolare dell’ex chiesa di San Francesco.
La Società Storica Cremonese ha pensato di offrire alla Comunità cremonese e all’Amministrazione comunale non tanto un progetto di utilizzo, già in corso di studio, quanto il far rivivere quei luoghi fondamentali per la storia della città attraverso il racconto delle loro storie.
Benché esistano studi universitari ciò che si conta di presentare è un discorso articolato e lungo molti secoli, a partire dal 1452 anno della fondazione dell’Ospedale di Santa Maria della Pietà in cui si potranno trovare similitudini con la situazione attuale.
Una serie di incontri organizzati dalla Società Storica Cremonese, dall’8 novembre al 19 gennaio prossimo, con il sostegno di Cassa Padana BCC, ripercorrono la storia e l’evoluzione nei secoli del complesso di edifici, della chiesa e dei giardini, e per delinearne un possibile futuro, si terranno alla sala Puerari in Via Ugolani Dati, 4 a Cremona, tutti alle ore 16.45.