Padernello, Brescia. È stata pensata per il Castello di Padernello la mostra di Patrizia Benedetta Fratus “Nuvole sotto i ponti”, un percorso che si snoda attraverso le sale tra opere tessili e installazioni site specific esplorando narrazioni altre, seguendo il filo del possibile nelle pieghe nascoste e dimenticate del lungo racconto dell’esperienza multiforme della vita.
Dal 5 maggio al 30 giugno con inaugurazione sabato 4 maggio alle ore 18.
Patrizia Benedetta Fratus, artista multimaterica, usa il filo come medium per avviare opere partecipate, coinvolgendo per la realizzazione coloro che aderendo ne diventano parte viva. Cerca nelle mappe dei linguaggi le radici dell’immaginario, delle possibilità oltre gli stereotipi. Nelle parole è il potere di generare mondi, infiniti mondi.
Un progetto, Nuvole sotto i pont, in cui l’arte si nutre dei processi di trasformazione, rigenerazione e metamorfosi che permeano tutti gli elementi della realtà opponendo alla lettura univoca e paradigmatica una pluralità di interpretazioni e conducendo il visitatore dentro un capovolgimento dello sguardo, faccia a faccia con l’inaspettato che, al contempo, rivela ad ognuno le infinite altre possibilità di sé.
– Come pochi altri luoghi, i castelli abitano l’immaginario attraversando indifferentemente realtà e fantasia con pari concretezza. – scrive Barbara Pavan curatrice della mostra – Le stanze misteriose, le memorie che aleggiano tra le mura, la stratificazione della Storia che secolo dopo secolo vi ha depositato le tracce del tempo, hanno ispirato una pluralità di narrazioni letterarie, dalle fiabe ai racconti dell’orrore, in una pari varietà di forme e funzioni: palazzo, fortezza, prigione o maniero, il castello è di volta in volta fantastica scenografia, mitico contenitore di segreti ed enigmi, simbolo e proiezione di sogni, desideri, aspirazioni. Un luogo magico, dunque, uno spazio della possibilità in cui l’inverosimile diventa vero(simile), l’immaginazione prende forma.
L’intreccio di elementi reali, idee e parole genera mondi ed è questa caratteristica che costituisce il punto di incontro tra il castello e l’arte di Patrizia Benedetta Fratus la cui ricerca affonda le sue radici nella storia, nel mito, negli archetipi all’origine delle culture e nella filosofia che è, invece, all’origine delle idee, estraendone fili con cui tessere un racconto nuovo oltre gli stereotipi.-