Ostiano, Cremona – E’ un piccolo miracolo quello che vede protagonista il teatro Gonzaga. Un miracolo di bellezza e un miracolo di resilienza. In un mondo in cui i teatri chiudono, qui a Ostiano, il teatro non solo ha riaperto, ma prosegue la sua attività.
Dopo la stagione autunnale 2022, che ne ha siglato il ritorno, la primavera, dal 16 aprile all’11 giugno, porta di nuovo tanti spettacoli e attività nati dalla collaborazione l’amministrazione comunale e la Proloco di Ostiano, grazie alla quale, per altro, il Festival Balzarini, diretto da Rina Rossi, è di nuovo entrato nel cartellone.
Tante le proposte, diverse e adatte a tutti i gusti,ma sempre di grande qualità.
Si spazia dalla musica sacra alla musica da salotto ottocentesco, dall’opera che si
intreccia all’operetta in una rappresentazione tragicomica leggera e divertente per
passare a un concerto commemorativo in onore del soprano Licia Vallon .
Novità inserita in questa edizione- il Balzarini Ragazzi -che vede protagonisti i ragazzi
della scuola secondaria di primo grado a indirizzo musicale Ugo Foscolo di
vescovatocon ensamble strumentali dei laboratori di musica d’insieme e la scuola
secondaria di primo grado di Ostiano Don Gaetano Portioli con il musasical Peter
Pan del laboratorio teatrale .
Appuntamento da non perdere direttamente da Israele il sestetto vocale MI-ELE spettacolo coinvolgente e assolutamente nuovo per l’unicità delle melodie proposte .
Si riprende con l’opera comica settecentesca adatta a qualsiasi tipo di pubblico. L’opera La Finta Giardiniera di W.A.Mozart vedrà impegnati gli studenti del conservatorio Claudio Monteveri in ben due recite , la prima il 27 maggio e la seconda il 28.
Altra chicca da non perdere il concerto dei fiati tra 700 e 800 – ultima novità della stagione teatrale 2 concerti per pianoforte. Concertista M. Federico Porcelli.
Inutile aggiungere la soddisfazione della Proloco e del Comune di Ostiano per essere riusciti a organizzare un cartellone di un tale livello e aver quindi riportato in vita uno dei luoghi più cari agli ostianesi, nonché uno dei più bei teatri “all’italiana” di questo angolo di Lombardia, offrendo a tutti la possibilità di accedere a una proposta di alta qualità “a kilometri zero”, risultato non banale per un comune il cui numero di abitanti non raggiunge le tremila unità.
L’ottocentesco Teatro Gonzaga si trova all’interno del Castello Gonzaga, che sorge nel centro del paese su un’altura creata anticamente dal fiume Oglio. Venne edificato nel XVI secolo sui resti di una precedente struttura difensiva, di cui sono rimasti il torrione orientale, l’androne d’accesso ed una parte della cortina muraria.
Il castello, prima della demolizione parziale avvenuta nel 1860, era costituito da una cinta di mura poste a quadrilatero e ad ogni angolo si trovava una torre cilindrica con l’entrata custodita da un ponte levatoio. Era circondato da un fossato ed era integrato nella cinta muraria che cingeva il paese. A metà del XVIII secolo venne trasformato in sinagoga e nell’800 trovò posto anche il teatro comunale, ricco di decorazioni dell’epoca.