venerdì 22 Novembre 2024

Nel segno del giglio, alla corte di Maria Luigia

Colorno, Parma – I maestosi giardini in cui un tempo era solita passeggiare la duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla Maria Luigia d’Austria, tornano a ospitare, per la 29esima edizione, una tra le più importanti e famose manifestazioni dedicate al giardinaggio di qualità: Nel Segno del Giglio.

Da giovedì 25 a domenica 28 aprile, infatti, il sontuoso parco della Reggia di Colorno si accenderà di colori, profumi e sapori grazie alla storica mostra-mercato dedicata al giardinaggio di alta qualità, organizzata da BieBi Eventi con il patrocinio del Comune di Colorno, della Provincia di Parma e in partnership con la Gazzetta di Parma . L’edizione si avvale della cura dell’architetto Vitaliano Biondi – Arvales Fratres per l’ampio programma culturale, articolato attorno al tema della metamorfosi, nella sua accezione più ampia e trasversale e di Elisa Storti per gli show cooking e gli incontri enogastronomici.

Durante Nel Segno del Giglio verranno celebrati anche due tra i più grandi compositori
della storia della musica: Giacomo Puccini di cui ricorre il centenario e Giuseppe Verdi
nato a Roncole di Busseto.

Entrambi avevano un importante legame con le loro cuoche: Ermelinda Berni, cuoca di casa Verdi, e Isola Nencetti Vallini ai fornelli di Villa Puccini, alle quali, tra lettere e ricettari, si devono le preziose informazioni sulle abitudini alimentari dei due maestri che contribuirono a diffondere i sapori della gastronomia italiana nel mondo.

Per omaggiarli, nei quattro giorni della manifestazione, verranno proposte ricette e tavole imbandite che scandiranno i numerosi incontri culturali e botanici.

A partire da giovedì 25 aprile, il giardino della Versailles dei Duchi di Parma, diventerà per
quattro giorni un tempio in cui celebrare la bellezza dei fiori, come splendide ortensie,
rose antiche e moderne, peonie, erbacee perenni, graminacee, pelargoni, gerani
rustici, viole, azalee, anemoni, calle, orchidee, bulbacee, piante fitodepuratrici e
acquatiche, ma anche arredo da giardino, attrezzature per il giardinaggio e per l’orto.

A testimoniare l’altissima qualità dei fiori esposti ci sarà una giuria botanica d’eccezione
composta da esperti del settore: i paesaggisti Giuseppe Baldi e Silvia Ghirelli,
l’agronomo Mauro Ianese, ed Angelo Panetta del servizio giardini di Roma, i giornalisti
Alberto Locatelli e Costanza Lunardi che insieme allo scrittore del verde Alessandro
Mesini, esploreranno l’ampia offerta presente in mostra e premieranno i migliori espositori
(giovedì 25, ore 14.00).

La manifestazione ospiterà, inoltre, una vasta offerta di artigianato artistico, prelibatezze
locali presentate da piccoli produttori alimentari e aziende agricole e una qualificata
offerta gastronomica del territorio. Per quanto riguarda i più piccoli, ad attenderli alla
Serra delle Farfalle ci saranno animazioni, giochi e laboratori.

Bambine e bambini potranno anche partecipare al laboratorio di costruzione di case e
richiami per uccelli rivolto ai ragazzi e genitori, a cura di Gabriella Meo dell’Oasi LIPU di
Torrile, che sarà presente per tutta la durata kermesse accanto alla Serra delle farfalle.
Saranno a disposizione dei visitatori l’esperto agronomo Mauro Carboni, “Il dottore delle
piante” e Silvia Ghirelli, famosa paesaggista italiana, per i momenti “Il paesaggista
risponde”. Chi desiderasse ammirare da vicino la Reggia di Colorno, gli edifici religiosi
di Colorno e la Rocca di San Secondo, verranno effettuate visite guidate durante tutta la
manifestazione.

Nel Segno del Giglio prenderà il via giovedì 25 aprile alle ore 11.00; a seguire verrà
offerto un aperitivo inaugurale, e alle 12.00 si aprirà ufficialmente la manifestazione nel
Conversatoio Floreale con un momento musicale.

ll 25 aprile di ogni anno si celebra in Italia la Festa della Liberazione, un anniversario
molto significativo nella storia italiana perché commemora a fine dell’occupazione nazista
e la caduta del fascismo. Volendo ricordare i morti caduti per la libertà prendiamo a
prestito la tradizione del mondo anglosassone dove, è diffusa la tradizione di appuntare un
papavero rosso all’occhiello. A questa simbologia è probabilmente collegato anche il
richiamo ad un campo di papaveri rossi che fa il cantautore italiano Fabrizio de André che,
nel testo della canzone La guerra di Piero che racconta di un soldato che muore sul
campo di battaglia.

Secondo una leggenda, l’imperatore mongolo Gengis Khan teneva in tasca semi di
papavero che spargeva sui campi di battaglia per onorare i caduti, anche quelli avversari.
Del papavero, fiore affascinante e simbolico, noto per la sua vivace tonalità di rosso
parleranno i Vivaisti Fratelli Gramaglia illustrandone le varietà e la coltivazione.

Nella lista degli anniversari letterari 2024 troviamo quello che celebra i 100 anni dalla
morte di Franz Kafka. Nato il 3 luglio 1883 a Praga da famiglia di origini ebraiche, autore
di racconti e romanzi è considerato uno fra i maggiori interpreti del Novecento. Le sue
opere, infatti, hanno influenzato così tanto la letteratura mondiale ed europea da portare
alla nascita di un neologismo, ossia kafkiano, che indica una situazione paradossale, e in
genere angosciante.

“La Metamorfosi” è senza dubbio il racconto più famoso di Kafka. Pubblicato nel 1915, ha
come protagonista Gregor Samsa, un uomo che si risveglia una mattina ritrovandosi
trasformato in un enorme scarafaggio senza conoscere la causa di tale mutazione.
È un concetto che il giardino incarna perfettamente quale simbolo vivente della continua
trasmutazione biologica della materia.

Il convegno dal titolo Zephiro torna, e ‘l bel tempo rimena, che si terrà nella Sala
Minerva del Piano Nobile della Reggia venerdì 26 aprile dalle 15.30 tratterà con alcuni
esperti del settore il tema della perdita della cultura della manutenzione dei giardini ed il
restauro del verde storico.

Urge infatti la formazione di una vera consapevolezza che miri a tutelare un patrimonio prezioso, capace di garantire un’elevata qualità abitativa all’interno di una visione ecologica della città. All’incontro parteciperanno: Carla Benocci della Quasar Design University, docente di “Storia dei Giardini” nel corso di Landscape & Garden Design e pubblicista, Christian Piccaluga di Arborea Farm, Francesca Marzotto Caotorta paesaggista, e nota esperta di giardini, fondatrice di riviste di giardinaggio e a Milano di una tra le più note mostre-mercato di fiori e piante e Luigi Fiorina, giardiniere capo del giardino botanico dell’Isola Madre e del giardino medievale della Rocca di Angera. L’incontro costituisce attività formativa per gli architetti.

Il tema della metamorfosi permea nello spazio del Conversatoio Floreale diversi
appuntamenti a cui si aggiungono incontri per riflettere di ambiente, sostenibilità e di temi
legati alla botanica. Ad esempio, il tema del racconto di Kafka La Metamorfosi servirà ad
introdurre la conversazione Gli scarafaggi e altri insetti a cura di Daniele Cavadini,
biologo e affermato fotografo naturalista che approfondirà il tema della farina di insetti
(giovedì ore 15.00).

La metamorfosi, filo conduttore della 29esima edizione della kermesse, tornerà attraverso le Metamorfosi di Ovidio dove sono descritte una serie di trasformazioni di personaggi mitologici in altrettanti animali, fiori o piante. Come non ricordare il mito di Ciparisso, uno dei ragazzi più amati da Apollo, che darà la stura per parlare di cipressi e delle piante con portamento colonnare assieme a Roberto Neri del Vivaio Neri (venerdì 26 ore 17.00), di Siringa e Pan che introdurranno alla conversazione di Christian Piccaluga di Arborea Farm sulla la canna palustre e la vegetazione stagnale palustre (giovedì 25 ore 17.30), di Adone trasformato in anemone, fiore della cui coltivazione parlerà Felicia del vivaio Fenix. (venerdì 26 aprile ore 15.00).

Mentre Andrea Mora ci parlerà di germogli e delle loro proprietà. I “giardini di Adone”
erano vasi in cui si facevano crescere piante a rapida fioritura per la festa del giovane
amato da Afrodite.

La religione cristiana trasformò il rito pagano in un pellegrinaggio devozionale presso i
sepolcri, ovvero agli altari dove continuavano ad essere esposti quei germogli, con il
nuovo significato di ricordare la morte di Gesù Cristo. Il Venerdì Santo ogni fedele porta
nei terreni o nelle case il grano germogliato in segno di prosperità.

Parlando di metamorfosi dobbiamo anche ricordare Le Metamorfosi di Apuleio nelle
quali Lucio, il protagonista, si trasforma in un asino, capace però di pensare, conservando
dunque la componente razionale. Se poi diamo uno sguardo più attento alla letteratura a
noi contemporanea non possiamo fare a meno di citare tra le metamorfosi Le Avventure di
Pinocchio di Carlo Collodi in cui il protagonista, da pezzo di legno, passa a burattino e
infine a bambino e in carne ed ossa. Sarà Maria Grazia Delmiglio che la racconterà
assieme ad altre fiabe di metamorfosi.

Di piante rare d’oltremare ci parlerà Marco Trovato e d’oltremare sono anche il genere
Dahlia di cui ci parlerà Rosanna Nicoletti del vivaio Il Giardino di famiglia.

Il genere Dalia trae le sue origini dal Messico e dall’America Centrale dove il tubero viene
considerato commestibile. Le dalie, infatti, erano utilizzate come alimento e come
medicinale e vennero introdotte in Europa alla fine del XVIII secolo proprio per scopi
culinari.

D’oltremare sono pure le camelie di cui ci parlerà il vivaista Cristiano Tibi.
Le camelie sono arbusti e alberi sempreverdi provenienti dall’Oriente. La conversazione
introdotta dall’aria Un bel dì, vedremo di Madama Butterfly è un omaggio ai Giacomo
Puccini di cui ricorre il centenario della morte.

Del castagno, pianta citata da Ovidio, Virgilio, Plinio il Vecchio e addirittura Omero e che
ha sempre svolto una funzione importante nel paesaggio collinare e montano, ne parlerà a
Colorno Saverio Biagini di Vivai Piante Biagini.

Le metamorfosi di Apuleio ci conducono al ciclo di affreschi che adornano le sale della
Rocca di San Secondo di cui Elisa Bertuccioli – Associazione Everelina – darà una
descrizione nel corso dell’evento. Il ciclo di affreschi è attribuito a Vincenzo Tamagni da
San Gimignano, artista del ‘500, allievo di Raffaello.

Apuleio porta anche, con le avventure dell’asino d’oro, a Roma dove troviamo Apicio, il più
celebre cuoco della latinità, autore di una imponente raccolta di ricette di cui il Forno
Borlenghi (domenica 28 ore 16.00) proporrà, alcune ricette come la frittata di ortiche o
l’antico dolce Dulcia.

Sono tanti gli appuntamenti della quattro giorni dedicati al verde e alla biodiversità. Da
ricordare anche Il pollice verde non esiste, in cui verrà presentato il libro di Pietro Bruni,
fondatore di Yougardener, il sito di riferimento per gli appassionati di piante e giardini
(giovedì 25 ore 16.00).

A Colorno, promosso dalla Gazzetta di Parma (sabato 27 ore 10.30), verrà presentato il
volume Sentieri dei fiori nell’Appenino Tosco Emiliano al centro dell’intervento di
Andrea Greci (sabato 27 ore 11.00).

Del meraviglioso mondo delle api e degli impollinatori parlerà invece la scrittrice e
appassionata naturalista Giovanna Olivieri (sabato 27 ore 11.30).

Mauro Carboni, Alessio Zanon, Cristina Piazza, Enzo Melegari presenteranno invece
l’Atlante dell’agrobiodiversità (domenica 28 ore 17.00). È lungo l’elenco delle varietà di
frutta, ma anche quello dei cereali e delle razze animali che venivano coltivati o allevati nel
Parmense e di cui oggi sopravvivono solo pochi esemplari. Un patrimonio prezioso,
dunque, che si può racchiudere in un unico termine: biodiversità.

Se il tema del verde e del giardinaggio riveste un ruolo fondamentale nella kermesse, nel
corso degli anni l’aspetto che riguarda più direttamente la gastronomia ha acquisito
sempre maggior importanza.

Nell’ampio programma culturale largo, dunque, a numerosi appuntamenti in cui celebrare la qualità delle materie prime del territorio anche a tavola, attraverso incontri, approfondimenti, degustazioni e cooking show dal vivo. Chi visiterà la kermesse, ad esempio, avrà modo (giovedì 25 ore 12.30) di veder cucinare dal vivo il
famoso Tortél Dóls di Colorno, preparato dalla Confraternita del Tortél Dóls – gruppo
di appassionati gourmet costituitasi a Colorno nel 2008, per promuovere questo
magnifico primo piatto di pasta ripiena della Bassa Parmense, divulgandone la storia e
l’antica ricetta.

Secondo la leggenda, il Tortél Dóls risalirebbe all’epoca di Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone e sovrana del Gran Ducato di Parma e Piacenza.

È un piatto dalle sfumature uniche, antiche, inusuali e sorprendenti, poiché utilizza
ingredienti difficili da reperire e richiede una lavorazione sapiente e paziente. Il ripieno è
composto, infatti, da frutti di alberi tipici della Bassa Parmense come il melo cotogno, il
pero nobile, il cocomero da mostarda o cocomero bianco, assieme a vino cotto e
marmellata di susine; di fondamentale importanza anche la senape pura, da acquistare
rigorosamente in farmacia come si faceva un tempo.

Ma si potrà anche gustare il pane utilizzando le migliori farine tra cui i grani antichi
durante la degustazione a cura di Podere Stuard e Gianluca Borlenghi (giovedì 25 ore
15.30), o ancora scoprire cosa fossero soliti mangiare i grandi Maestri Puccini e Verdi
durante lo show-cooking cura della giovane chef Ilaria Bercini e di Gianluca Borlenghi
(giovedì 25 ore 16.30).

L’unicità di questi intermezzi gastronomici è che riescono a creare connessioni e
riferimenti tra mondi apparentemente distanti.

La musica tornerà anche durante l’incontro Note tra musica e Cucina, dove i ragazzi e le
ragazze della IAL Scuola di cucina di Viadana, assieme agli chef Omar Torresani e
Gianluigi Salvato, si cimenteranno in un cooking show (venerdì 26 ore 12.30).
Spazio anche a incontri dedicati alle eccellenze locali come il Parmigiano Reggiano, di
cui parlerà l’Azienda Agricola Rizzi (venerdì 26 ore 16.30); i tortelli verdi, di cui verrà
data una dimostrazione di cooking-show dal vivo a cura del ristorante Soj vino e cucina
(Parma), in collaborazione con Matteo Pessina, docente di enografia italiana e
sommellerie di ALMA La Scuola Internazionale di Cucina Italiana (sabato 27 ore 12.00) e Il
Melo Servatico, o ancora l’Anolino Morbino, una variante dell’anolino di Parma il cui
ripieno consiste in un’erba particolare detta “barba morta”, che cresce solo lungo gli argini
della Parma che passano da Mezzani (domenica 28 ore 12.00).

I visitatori potranno poi partecipare a La natura in pasticceria, un laboratorio gratuito fino
ad esaurimento dei posti disponibili con prenotazione a elisa@biebieventi.com entro il 20
aprile) in cui scoprire le erbe e i fiori commestibili, osservare la loro forma e realizzare
attività di decoro professionale sui biscotti condotto da Ester Azzali (sabato 27 ore 15.00),
oppure assistere al cooking-show dedicato a Puccini, Già la mensa è preparata, a cura
dello chef Francesco Ambrosini, dello storico ristorante Stendhal (sabato 27 ore 17.00).
Non mancheranno anche momenti di approfondimento dedicati al buon bere: con Matteo
Pessina e Ilaria Bercini sarà possibile partecipare a I vini ancestrali: degustazione di
vini naturali e risotto …in fermento! (giovedì 25 ore 18.00).

Si avrà anche modo di assaggiare il Chandon Garden Spritz, il pregiato vino realizzato con il premiato “Miglior Spumante Argentino 2020” (Campionato Mondiale di Champagne e Spumanti) e assemblato con il liquore artigianale all’arancia creato da Chandon. L’aperitivo verrà offerto dalla Maison Moet Hennessy (sabato 27 ore 18.30) con degustazione gratuita.

Con la degustazione LiquoMar di Mara Andreotti si potranno invece scoprire i liquori
d’erbe di produzione artigianale (domenica ore 15.30).

 

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