Parma. Indaga il rapporto tra “Musica e guerra/Musica e pace” la nona edizione di LabRetMus – Laboratorio di Retorica Musicale organizzato dal Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” in collaborazione con Comune di Parma – Casa della Musica. Il programma, che prevede una Masterclass, due giornate di studio e due concerti, si svolgerà giovedì 16 e venerdì 17 marzo, nell’Auditorium e nella Sala dei Concerti di Palazzo Cusani a Parma (P.le San Francesco, 1/a). Come sempre verranno messi a confronto musicisti e studiosi di varie discipline artistiche intorno a un tema, per mostrare come la musica esprima i concetti più diversi attraverso strategie retoriche.
Il tema di quest’anno è Musica e guerra/musica e pace, e sarà affrontato a tutto campo, spaziando in epoche diverse. Dalle “battaglie” rinascimentali alla produzione contemporanea, la guerra ha ispirato numerosi compositori, che l’hanno esaltata attraverso l’esibizione del valore di eroi veri o di fantasia, o impiegandola come metafora amorosa. Le battaglie rinascimentali, attraverso l’impiego dell’onomatopea, hanno alimentato un filone realistico di musica descrittiva, che ha attraversato i secoli. Una vena pacifista si fa strada nella musica colta solo nel Novecento, di fronte alle catastrofi delle due guerre mondiali. Il canto popolare ha invece dato voce a chi ha sempre subito le conseguenze delle guerre volute dai potenti. Canti di protesta e canti pacifisti hanno accompagnato i grandi movimenti sociali del Novecento.
Le relazioni, accompagnate da esecuzioni musicali dal vivo di studenti del Conservatorio “A. Boito” e da proiezioni audiovisive, saranno tenute da docenti del Conservatorio e da studiosi esterni: Paolo Da Col, Massimo Favento, Sandro Marrocu, Riccardo Mascia, Andrea Padova, Carla Rebora, Elisabetta Torselli. È prevista una tavola rotonda finale, cui parteciperanno Roberto Andreoni e due studenti del Conservatorio, Stefano Campanini e Lorenzo Girasa.
Al LabRetMus 2023 saranno collegati due concerti, uno dedicato alla musica vocale e strumentale del Rinascimento e del primo Barocco italiano, che ha fatto della battaglia un genere privilegiato. Dopo Lepanto (16 marzo, Sala dei concerti, ore 20,30) vuole restituirci il paesaggio sonoro di Venezia, attraversata da cortei e celebrazioni in onore della vittoria nella più importante battaglia navale del Cinquecento, rappresentata come il trionfo definitivo della cristianità sugli infedeli. Il canto dei vinti (17 marzo, Sala dei concerti, ore 20,30) ci restituisce il punto di vista degli esclusi o dei perdenti – disertori, tamburini, guardie notturne – che raccontano le loro storie nei Lieder di Mahler su testi popolari tratti dal Corno magico del fanciullo. Così come la povera gente è protagonista di Napoli milionaria! straordinario affresco corale realizzato da Edoardo de Filippo e messo in musica nel 1977 da Nino Rota.