Per celebrare Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, qualche giorno fa Rai Documentari ha proposto in prima serata su Rai Tre “Le Montagne della Cultura”, di Andres Arce Maldonado e Saskia Scorselo, ora disponibile su RaiPlay.
Il documentario, prodotto da Art Film Kairos in collaborazione con Rai Documentari, racconta il patrimonio artistico e culturale di Bergamo e Brescia e dei rispettivi territori: un patrimonio da valorizzare in questa importante occasione di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.
La ricchezza culturale presente nelle valli bresciane e bergamasche, dalla Val Camonica alla Valle Imagna, è figlia della cinta Alpina retica e prealpina orobica che le avvolge. Partendo dunque dalle montagne come l’Adamello o la Presolana, si andrà alla scoperta di opere artistiche uniche come gli affreschi del Romanino o i dipinti di Palma il Vecchio, di architetture pensate in continuità con uomini e cultura locale e poi di crocevia importanti della storia italiana come la Guerra Bianca in Adamello o la nascita del primo sistema postale moderno. Riscoprire questa parte d’Italia vuol dire recuperare tanta memoria culturale del nostro paese.
A guidare lo spettatore in questo percorso sono quattro protagonisti divisi per le due città.
A scoprire i luoghi di Bergamo e provincia è AmbraMarie: cantautrice, voce dei John Qualcosa e speaker radiofonica. Nata nella provincia bergamasca e residente a Brescia, accompagnerà gli spettatori in luoghi magici che ammira per la prima volta o riscopre attraverso uno sguardo diverso. Per i tragitti di montagna AmbraMarie sarà accompagnata da Simone Moro, icona dell’alpinismo contemporaneo che vanta molti record legati alla disciplina e, soprattutto, nativo di Bergamo: un simbolo dell’ispirazione che le montagne bergamasche possono offrire.
A guidarci nei territori bresciani è invece Monica Nardella, un punto fermo della nascita e dello sviluppo del travel blogging. Protagonista di questa onda generazionale che ha iniziato a raccontare i viaggi in forma più leggera e personale, grazie al suo blog “Turista di Mestiere” e alla co-fondazione della prima associazione italiana legata al settore, di cui è attualmente presidente, Monica è stata in grado per tanti anni di ispirare lettori e viaggiatori italiani a seguire le sue orme.
Attraverso i suoi occhi, che scoprono per la prima volta Brescia e la sua provincia, ci portano ad ammirare usi, costumi e arte locale. Ad accompagnarla è Lino Zani, un vero esperto della montagna e in particolare di queste cime. La sua passione per la montagna è certificata dal lavoro svolto su programmi di punta delle reti RAI come Linea Bianca e Linea Verde-sentieri, oltre che dal libro “Era santo, era uomo”, nel quale descrive il suo rapporto con Giovanni Paolo II nato proprio sulle cime bresciane, da cui è stato tratto il film RAI “Non aver paura – Un’amicizia con Papa Wojtyla”.
Attraverso questi quattro protagonisti che insieme rappresentano il piacere della scoperta, “Le Montagne della Cultura” vuole ribadire l’importanza del rapporto tra uomo e natura, un rapporto che può generare tanta cultura e arte.