sabato 23 Novembre 2024

La vita e il viaggio di Carmela Orlando Girardello

Mantova – “Il segno racconta. La vita, il viaggio”: è questo il titolo della personale di Carmela Orlando Girardello ospitata alla Galleria Arianna Sartori.

“Per parlare dell’opera d’arte di Carmela Orlando” spiega Francesca Girardello, ” è necessario evidenziare due aspetti principali del suo lavoro; da una parte l’apparente semplicità di molti dei soggetti delle opere, la maggior parte delle quali dipinte ad acquarelli su carta o con l’ausilio delle chine; così nascono paesaggi rupestri, spiagge ma anche animali come conchiglie, pecore e gatti; dall’altra la complessità dell’artista, che riguarda sia la sua notevole capacità nella padronanza delle tecniche sia quell’impulso emotivo, per nulla didascalico da cui emergono.

Da segnalare la sua partecipazione nel 1959 al premio nazionale di disegno “Diomira” a Milano con la sua grafica monotipo “Figura”, così l’opera vincendo un prestigioso premio entra nella raccolta permanente “Achille Bertarelli” al Castello Sforzesco.

Parliamo ora del tema del viaggio, in realtà questa dimensione ha permeato tutta la vita di Carmela Orlando, da quando è nata in Calabria nel 1932, ai giorni nostri. Come una vera testimone del tempo e degli eventi ha attraversato i due secoli, vivendo e viaggiando, riuscendo però a mantenere inalterato quello sguardo entusiasta che aveva fin da piccola quando rigirava tra le mani le conchiglie sul mare della Calabria e frutta, fiori, spighe e pane nel suo contesto famigliare.

Ecco le “Conchiglie”, nell’opera ad acquerello la maestria dell’artista si evidenzia completamente con la conchiglia rosa in alto a destra al dipinto, nell’osservarla l’impressione è forte, il mollusco sembra essere appena uscito dalle acque del mare.

Ecco, il mare, il luogo in cui è nata ritorna costantemente nel suo lavoro, è quello dei vari luoghi visitati, le diverse “Marine” a cui approda nei viaggi; sono tutte affascinanti, con la loro vegetazione tipica, l’acqua e il cielo azzurri, i turisti pigri o forse accaldati sotto gli ombrelloni. È il mare nostrum ma anche quello di Grecia e Spagna.

La Spagna: Toledo emerge con pochi decisi tratti fatti a china, sembra semplice, invece ottenere un risultato come questo con i mezzi e i tempi del momento deve essere stato difficile; Carmela doveva eseguirli velocemente, magari durante le soste di autobus o macchine che in quegli anni di fine ‘900 la “menavano per il mondo”.

Lei, sempre entusiasta, trovava nei paesaggi, negli alberi ma anche nelle improvvisate lotte tra galline, conflitti quasi epici da immortalare. Desidero ricordare l’incredibile opera: “Le pecore di Poggio Foco”, bella località agreste Toscana dove ha potuto soggiornare godendosi la pace bucolica. Questo quadro sembra fatto da un maestro macchiaiolo, incredibili i marroni e i verdi, le pecore sono in realtà le macchie bianche su cui non è stato posto il colore.

Il tutto rende l’artista una degna rappresentante del suo tempo, in particolare di quel secolo, il 1900, così tormentato ma nello stesso tempo fondamentale e significativo per l’arte contemporanea”.

Carmela Orlando nasce a Melito di Porto Salvo  nel 1932. Da ragazza con la famiglia si trasferisce a Verona, dove ha sempre vissuto e opera tutt’ora.

Prende la maturità artistica a Venezia nel 1951. Inizia nel 1957 ad esporre i propri dipinti in varie mostre collettive. Proprio nel 1957 partecipa con il quadro “Fiori”, alla collettiva “Mostra del Centenario”, organizzata dalla Società Belle Arti di Verona al Palazzo della Gran Guardia di Verona. Nel 1958 partecipa alla Biennale di Pittura del Comune di Parma con il quadro “Bambina”.

Partecipa nel 1959 al premio nazionale di disegno “Diomira” di Milano con la grafica “Figura”, l’opera vince un premio ed entra nella raccolta Achille Bertarelli al Castello Sforzesco di Milano. Ha organizzato nei primi anni ’90 a Verona quattro mostre al femminile con il circolo culturale “Circolo della Rosa”, alle quali ha anche partecipato.

Nel 2018 il suo dipinto ad olio “Paesaggio” è presentato alla rassegna “l’Arte tra paesaggi e periferie” alla Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (MN).

Dipinge con varie tecniche, acquarello, grafica e terre su supporti quali tele e carta. Si è sempre dedicata allo studio dell’Arte e dei suoi linguaggi insegnando e divulgando la materia.

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