sabato 7 Settembre 2024

Manca ancora un pezzo

Bologna. Il 27 giugno 1980 il velivolo DC9 I-TIGI della compagnia Itavia decolla dall’aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna. Sono a bordo 81 passeggeri, 64 adulti, 11 bambini tra i due e i dodici anni, due bambini di età inferiore ai 24 mesi, oltre ai 4 uomini dell’equipaggio. Il volo, con nominativo IH870, è diretto a Palermo e parte alle 20.08, con due ore di ritardo. L’atterraggio è previsto per le 21.13. Tutto procede regolarmente fino all’ultimo normale contatto radio tra il velivolo e Roma Controllo, avvenuto alle 20.58. Alle 21.04, chiamato per autorizzare l’avvio della fase di atterraggio su Palermo, il DC9 non risponde. Iniziano affannose ricerche e cominciano anche ad emergere dubbi inquietanti su quello che può essere capitato. (fonte: Rete Archivi per Non Dimenticare)

Depistaggi, mistificazione della verità, indagini infinite e non finite, dopo 44 anni ancora non si conoscono tutti i fatti: “manca ancora un pezzo!

Manca ancora un pezzo” è il claim scelto per la XV edizione di Attorno al Museo, la rassegna organizzata dall’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica al Parco della Zucca, dove sorge il Museo per la Memoria di Ustica del Settore Musei Civici di Bologna con l’installazione permanente di Christian Boltanski attorno al relitto del DC-9 e in dialogo con esso, e, accanto, il “Muretto di Andrea”, dedicato alla memoria del giornalista Andrea Purgatori, scomparso lo scorso anno, che alla strage di Ustica dedicò gran parte della sua vita.

Dal 27 giugno al 10 agosto arte, teatro, musica, poesia, danza si confrontano ancora una volta con la strage, che nel corso di questi 44 anni ha continuato a sollecitare la necessità della riflessione e rielaborazione artistica e culturale, forse più di qualsiasi altro evento nella storia del nostro Paese.

Un anniversario che si arricchisce quest’anno di due importanti notizie: da un lato la costituzione, da parte della Regione Emilia Romagna, Il Comune di Bologna e l’Associazione dei Parenti, di una Fondazione per la gestione e la promozione del Museo per la Memoria di Ustica; dall’altro la decisione della Giunta Comunale di Mantova, città natale della Presidente dell’Associazione Daria Bonfietti, di intitolare alle vittime della strage di Ustica un giardino nella zona di Valletta Paiolo, quartiere dove risiedevano due delle cinque vittime mantovane.

Tanti sono i protagonisti e le protagoniste del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo che hanno voluto essere presenti anche quest’anno alla rassegna con produzioni originali che, a partire dalla strage, arrivano a riflettere sul presente. Gli spazi esterni del Museo per la Memoria di Ustica si arricchiscono, durante le giornate della rassegna, dei disegni realizzati nel corso dell’anno dagli studenti e dalle studentesse di alcuni istituti scolastici romagnoli.

La giornata di giovedì 27 si apre con la tradizionale cerimonia di commemorazione nella Sala del Consiglio Comunale a Palazzo d’Accursio, dove alle 11.30 i parenti delle vittime incontreranno il Sindaco di Bologna Matteo Lepore, il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e la presidente dell’Associazione Parenti delle Vittime della strage di Ustica Daria Bonfietti.

Per tutte le serate della rassegna le Cucine Popolari di Bologna in collaborazione con il Centro Sociale Antonio Montanari prepareranno i “Piatti della solidarietà”, nell’ambito del progetto La memoria in tavola.

In collaborazione con Tper, il bus “vestito” con l’immagine coordinata della rassegna Attorno al Museo circolerà per le strade di Bologna a partire dal 27 giugno.

Come di consueto, in corrispondenza delle date di tutti gli eventi in programma il Museo per la Memoria di Ustica propone aperture straordinarie.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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