sabato 28 Settembre 2024

L’incontro, il bacio, cartoline illustrate del Novecento

Verona. Il soffitto a carena di nave rovesciata e il suo cielo trapuntato di stelle, che ricorda la tragica fine dei due innamorati secondo Shakespeare: “Dai lombi fatali di questi due avversari / trae vita con stelle contrarie una coppia di amanti” –, costituisce una suggestiva cornice per il nuovo allestimento di vetrine al quarto piano della Casa di Giulietta, destinato a ospitare a rotazione opere di grafica, stampe, disegni e cartoline nella mostra: L’incontro, il bacio, cartoline illustrate del Novecento

Inaugura questo nuovo spazio espositivo un allestimento di oltre sessanta cartoline, quasi tutte parte di una ricca collezione dedicata a Romeo e Giulietta donata nel 2022 da Silvano Morando ai Musei Civici di Verona, che arricchisce la Casa di Giulietta di materiali che ben si prestano a raccontare la fortuna popolare di Romeo e Giulietta nel corso del Novecento.

Le cartoline raccontano gli incontri e il bacio tra i due innamorati, in omaggio alla recente acquisizione dei Musei Civici di Verona del superbo dipinto Giulietta e Romeo di Cosroe Dusi del 1838.

L’opera, ora esposta nella mostra Tutta in voi la luce mia presso l’Accademia Carrara di Bergamo, a partire da marzo 2024 sarà allestita in via permanente nella Sala da Ballo al primo piano della Casa di Giulietta.

Sostituite ormai dai contemporanei medium informatici, le cartoline appaiono oggi un mezzo di comunicazione quasi in disuso, ma fino a pochi anni fa, a partire dalla loro prima circolazione tradizionalmente fissata nel 1865, hanno composto un multiforme e affascinante microcosmo, fatto di racconti visivi per frammento di storie, luoghi, opere d’arte.

Nella loro circolazione pervasiva, questi piccoli oggetti entrarono a far parte dell’immaginario collettivo della loro epoca, costituendo anche uno strumento di comunicazione, autenticazione personale, talora un’espressione sincera di intimità. Oggetti ‘effimeri’, perlopiù cartoncini di piccolo formato, caratterizzati anche da significativi scarti qualitativi tra una produzione d’élite, destinata a una circolazione colta e limitata, a una di massa, connotata da un gusto che a volte rientra a pieno titolo nella vituperata categoria del kitsch, ma che comunque costituisce una testimonianza, in presa diretta, di una dimensione sociale e di una cultura pop(olare), con una densità comunicativa comprensibile soltanto tenendo conto dell’epoca che l’ha prodotta.

In questo contesto, le oltre sessanta cartoline che vengono presentate in questa mostra temporanea, accompagnano i visitatori in un breve ma suadente viaggio sentimentale che, dall’inizio del Novecento, conduce attraverso scene di incontro e il bacio fino alla seconda metà del secolo. Il repertorio esposto, che accoglie per lo più produzioni seriali ma anche alcune pregevoli cartoline d’autore, testimonia la straordinaria fortuna del mito dei due innamorati veronesi, declinata in una delle sue forme più popolari.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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