Parma. “Dovunque l’animo volgesse nelle cose difficili, Lionardo da Vinci con facilità le rendeva assolute. Dette alquanto d’opera alla musica; e tosto si risolvè a imparare a suonare la lira, come quello che dalla natura aveva spirito elevatissimo e pieno di leggiadria, onde sopra quella cantò divinamente all’improvviso.”
Così lo storiografo cinquecentesco Giorgio Vasari parlava di Leonardo da Vinci. All’eclettico genio del Rinascimento italiano è dedicato il nuovo appuntamento della rassegna “Il Suono Svelato”, serie di guide all’ascolto a cura del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma: martedì 3 dicembre alle 18, nell’Auditorium del Carmine, il liutista e docente Gian Luca Lastraioli parlerà infatti di “Leonardo da Vinci e la musica”.
Non è impossibile scorgere nelle parole vasariane una riverente e retoricamente iperbolica esaltazione di Leonardo genio universale e quindi anche genio della musica. Le “divine” doti di musicista che Vasari attribuisce a Leonardo potrebbero di conseguenza, a prima vista, essere interpretate come un ennesimo riconoscimento di eccellenza tributato in un importante campo del sapere e del fare umano – la musica – a colui che ancora oggi viene definito, talvolta con abusato luogo, il genio universale del rinascimento italiano.
Non si può tuttavia escludere che quanto asserito dallo storiografo aretino a proposito delle doti musicali di Leonardo rispondesse a verità. Non sono poche infatti, come vedrà e si ascolterà nell’incontro curato da Gian Luca Lastraioli con la collaborazione di Patrizia Vaccari, gli inequivocabili indizi che confermano la profondità dell’interesse nutrito da Leonardo per la musica.
La rassegna «Il Suono svelato», serie di guide all’ascolto della musica a cura dei docenti del Conservatorio di Parma, è inserita nell’Attività di formazione permanente del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, coordinata dalla Prof.ssa Ilaria Poldi.