giovedì 21 Novembre 2024

L’Emilia brilla con i suoi laghi: fotogallery

L’Emilia svela tesori naturali unici tra le vette dell’Appennino Tosco Emiliano, come i suoi affascinanti laghi glaciali, gemme d’acqua che appaiono incastonati tra paesaggi mozzafiato, regalando passeggiate e trekking emozionanti attraverso una fitta rete di sentieri CAI.

Con Visit Emilia, la Terra dello Slow Mix, dove ogni vacanza è unica ed eclettica tra natura, cultura ed enogastronomia nel territorio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, si vivono esperienze ed itinerari indimenticabili alla scoperta dei più bei laghi emiliani, tra circhi glaciali, torbiere, praterie d’alta quota, foreste, torrenti e spettacolari rocce.

Il Lago Calamone è un gioiello ad oltre 1300 mt di altitudine, ai piedi del Monte Ventasso, nella regione di Ventasso Laghi, meta ambita tutto l’anno e raggiungibile seguendo i bellissimi percorsi della rete sentieristica dell’Alto Appennino Reggiano, che si intersecano con l’Alta Via dei Parchi (500 km fra Emilia-Romagna, Toscana e Marche).

Nel cuore nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e nell’area della Riserva MaB Unesco, ricca di biodiversità, il lago incanta per la sua bellezza e per l’ambiente montano circostante, che svela rarità botaniche come l’orchidea Dactylorhiza Praetermissa, l’unica rilevata in Italia, pittoresche fioriture di piante d’alta quota, come le genziane dai fiori azzurri, crochi e alberi di varie tipologie, come i magnifici faggi secolari, querceti e castagneti, abeti banchi, tigli, aceri, fra i quali pascolano liberi i cavalli del Ventasso.

Tanti sono i rifugi dove mangiare piatti prelibati, in particolare sulle rive del Lago Calamone, il Rifugio Venusta è l’ideale per assaporare piatti tipici godendo di un panorama mozzafiato.

Di origine glaciale è il lago di Cerreto Laghi, la più importante stazione turistica estiva ed invernale dell’Appennino Reggiano, grazie alla sua posizione facilmente raggiungibile e ai suoi numerosi alberghi noti per la cucina tradizionale.

Qui sono tantissime le escursioni a piedi, in mountain bike e in ebike, che si possono fare, per scorgere panorami montuosi ed ammirare dall’alto il golfo di La Spezia e l’isola Palmaria. E raggiungere i suggestivi laghi Scuro, Le Gore e Pranda.

Seguendo strade di montagna, si arriva al Lago della centrale idroelettrica di Ligonchio, che spicca nella splendida Valle dell’Ozola. Dalla centrale, con le sue suggestioni liberty, parte uno dei più affascinanti sentieri escursionistici (ex Cai 633) che sorge sul tracciato della spettacolare ferrovia Decauville, costruita a partire dal 1915, a servizio della costruzione della Centrale idroelettrica e dei bacini idroelettrici, in direzione Tarlanda – Presa Alta.

Bellissimo l’ambiente naturale costellato di laghetti e pozze d’alpeggio come quelli dei Prati di Sara, il Lago del Caricatore, il Lago dei Caprioli e poi il Lago della Bargetana, che si può ammirare nella conca del Monte Prado e offre una vista spettacolare sul Monte Cusna. Da non perdere, in questa zona, i piatti a base di funghi porcini preparati con maestria dai ristoratori locali.

In Appennino Parmense, si estende il Parco dei Cento Laghi, paradiso per gli amanti del trekking e degli scenari lacustri. Qui, sotto vette maestose, si trovano circa venti laghi di origine glaciale che attendono di essere esplorati.

Dal Lago Santo, il più grande dell’Appennino Tosco Emiliano, al pittoresco Lago del Bicchiere, dalle distese dei Lagoni ai riflessi tranquilli dei Laghi del Sillara, dal Lago Ballano al Lago Verde e altri ancora, l’area protetta offre una varietà di bellezze naturali da ammirare, tra piccoli insediamenti e borghi arroccati, pascoli, boschi e biodiversità floreale, attraversati dal lungo cammino dell’Alta Via dei Parchi.

L’itinerario può partire da Prato Spilla, fulcro di trekking ed escursioni, per raggiungere il Lago Ballano e il Lago Verde attraversando il sentiero CAI e poi salire verso il piccolo Lago Frasconi, avvolto da una faggeta davvero fiabesca.

Seconda tappa può essere Monchio delle Corti, seguendo il Percorso delle Frazioni, che si dirama in due direzioni: la blu, dedicata al tema dell’acqua e dell’energia, dove scoprire l’uso delle risorse idriche nelle vallate dei torrenti Cedra ed Enza; la verde, dedicata al tema dell’ambiente, cultura locale e architettura rurale, dove esplorare caratteristici borghi montani e tradizioni autentiche.

Meta enogastronomica con possibilità di ospitalità sono i rifugi della zona come ad esempio il Rifugio Lagdei situato nella omonima piana a 1250 mt di altitudine, incorniciato da un bosco di faggi e conifere. Da qui partono molti sentieri ed escursioni guidate per trekking a piedi, a cavallo e in mountain bike. La cucina di montagna di Adele e Giuseppina è ciò che ci vuole dopo una giornata in esplorazione, per poi rilassarsi sui prati.

Nell’area dei Colli Piacentini, il Sentiero del Tidone offre un’esperienza unica di trekking, ma anche in bike o a cavallo in 69 Km di percorso. Qui, il torrente Tidone riveste un ruolo centrale, conducendo verso la Diga del Molato, un’imponente e maestosa struttura che ha dato origine al Lago di Trebecco.

Questo bacino artificiale lungo 2,5 km si inserisce in un paesaggio di straordinaria bellezza. In Alta Val Nure, comprensorio che offre oltre 560 km di sentieri che si immergono in un universo naturalistico unico e collegano i comuni di Ponte dell’Olio, Bettola, Farini e Ferriere, si scorgono bacini lacustri molto suggestivi, tutti di origine glaciale, mete escursionistiche tra le più battute del Piacentino.

Un bellissimo sentiero conduce al Lago Nero, un’oasi di origine glaciale circondata da una valle verde. Un altro sentiero svela il pittoresco Lago Moo e il Lago Bino, straordinaria opera della natura, che lo ha diviso in due, decorando in estate la più grande delle porzioni con una meravigliosa pennellata di ninfee gialle.

Sentieri panoramici circondano il Lago di Mignano, una diga nata per la produzione di energia idroelettrica a Vernasca, oggi invaso con aree pic nic e percorsi per passeggiare, come quello che lo costeggia fino a raggiungere la strada provinciale che da Case Bonini sale fino a Gazzola e Monastero di Morfasso. Mentre si passeggia tra queste splendide acque, il desiderio di gustare i prelibati salumi DOP piacentini e altre specialità locali diventa irresistibile.

 

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