sabato 23 Novembre 2024

Le Settimane barocche di Brescia

Brescia – La ventunesima edizione del Festival “Settimane Barocche di Brescia” si terrà nelle province di Brescia e Bergamo, Capitale Italiana della Cultura 2023, dal 24 settembre al 30 ottobre, per un totale di 32 appuntamenti e 13 diverse produzioni.

La rassegna, promossa dall’associazione omonima presieduta da Emanuele Beschi con la direzione artistica di Christian Serazzi, con questo programma consolida e rafforza il percorso di rilancio avviato nel 2019 e che ha già ottenuto il riconoscimento del Ministero della Cultura per il triennio 2022-2024 e il conseguente sostegno del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo).

Nel segno del sottotitolo “Alchimia delle arti”, il festival intreccia format originali e differenti linguaggi artistici per raccontare il repertorio barocco da prospettive inedite, rivolgendosi ad un pubblico più ampio dei soli appassionati di musica antica.

Nel cartellone non mancano nomi di primo piano del panorama musicale nazionale e internazionale – il mandolinista Raffaele La Ragione, il violoncellista Paolo Beschi, il chitarrista Giulio Tampalini, per non citarne che alcuni – e compagini autorevoli come la Capella Cracoviensis, l’ensemble Locatelli, l’ensemble Carlo Antonio Marino, l’ensemble vocale Mulieres Laudantes e il Collegium vocale Nova Ars Cantandi.

Al loro fianco, torna come nel 2022 il ricostituito ensemble residente Brixia Musicalis guidato dalla violinista bresciana Elisa Citterio, formazione d’eccellenza che valorizza strumentisti del territorio.

Nel programma del Festival non mancano i nomi dei grandi maestri del barocco musicale – da Domenico Scarlatti a Johann Sebastian Bach, da Benedetto Marcello ad Antonio Vivaldi – ma ogni concerto è l’occasione per accostarli da prospettive inedite.

Dalle proposte caratterizzate da uno sguardo geografico – che affrontano il repertorio veneziano, quello lombardo oppure d’Oltralpe – agli eventi che esplorano le connessioni tra arti, generi e linguaggi – come l’incontro tra musica e danza o le imprevedibili consonanze tra stilemi barocchi e idioma pop-rock – il Festival racconta la musica del Seicento e Settecento esplorandone il contesto e cogliendone gli elementi di attualità, coniugando tradizione e sperimentazione.

Le sedi dei concerti non sono dei semplici contenitori delle proposte musicali, ma scrigni d’arte accuratamente selezionati per dialogare con le opere barocche eseguite, in un processo di valorizzazione reciproca.

I capolavori di Romanino, Pietro da Cemmo, Lorenzo Lotto, Vincenzo Foppa, Giacomo Ceruti saranno una componente determinante dell’esperienza offerta al pubblico dal Festival, creando intersezioni di assoluto valore culturale e occasioni di scoperta (o riscoperta) del patrimonio storico-artistico custodito dai territori di Brescia e Bergamo.

Caso emblematico di questo incontro tra musica e arti figurative è costituito dal progetto “Legrenzi – Cifrondi” proposto dal Collegium vocale Nova Ars Cantandi diretto da Giovanni Acciai, che esplora i punti di contatto tra il compositore e il pittore di Clusone, testimoni con linguaggi diversi dell’identica temperie culturale.

Per l’irripetibile opportunità rappresentata dal titolo, condiviso da Brescia e Bergamo, di Capitale Italiana della Cultura 2023, le “Settimane Barocche” hanno sviluppato una proposta unica, “La via delle sorelle. 6 suite per 6 tappe”.

Seguendo l’itinerario che collega le due città capoluogo attraversando i territori delle rispettive province, un cammino di sei concerti consentirà di ascoltare le sei suite per violoncello solo di Bach eseguite da maestri del calibro di Paolo Beschi, Thomas Chigioni, Cristina Vidoni, Marco Testori e Maria Calvo.

Non solo: ogni solista sarà affiancato dal compositore e violoncellista Umberto Pedraglio, che eseguirà una suite inedita di sua composizione per la quale utilizzerà sei strumenti-scultura: violoncelli di seta, cartone, fieno, alluminio, un violoncello aborigeno costruito con materiali di scarto e persino… un violoncello invisibile.

Alla musica faranno da contrappunto il testo “Camminando guardando ascoltando” e sei poesie inedite di Alessandro Quattrone, vincitore del premio Montale, letti da Vera Clemente.

“La via delle sorelle” toccherà Brescia, Gussago, Provaglio d’Iseo, San Paolo d’Argon, Nembro e Bergamo.

Il festival coltiverà le intersezioni tra diverse forme d’arte: poesia e danza, architettura e teatro, pittura e letteratura saranno alleate della musica – che resta sempre la grande protagonista della rassegna – per raccontare un’epoca in dialogo con storie e protagonisti del territorio bresciano e bergamasco.

Nella chiesa di San Cristo a Brescia, ad esempio, la musica incontrerà il ballo: il chitarrista Giulio Tampalini eseguirà pagine di Murcia, Aguado e Rodrigo trasformate in passi di danza da Anna Violetta Beschi.

Lo storico dell’arte Enrico De Pascale, poi, introdurrà alcuni dei concerti del festival, esplorando il dialogo tra musica e arti figurative.

Raggiungere le nuove generazioni e coinvolgere giovani talenti sono due obiettivi prioritari del “nuovo corso” del Festival iniziato nel 2019. Testimonianza concreta di questo impegno è il ritorno del progetto educational “Do you like pop-rock? You love Barock!” ideato e sviluppato da Christian Serazzi con musicisti decisamente inconsueti in ambito barocco – Paolo Manzolini alla chitarra elettrica, Nicola Mazzucconi al basso e Luca Bongiovanni alla batteria – in collaborazione con l’Hdemia Santagiulia: un percorso originale tra musica e video che consentirà ai ragazzi di scoprire imprevedibili analogie tra repertori separati da secoli di storia, dal barocco al rock, anche grazie al supporto del soprano Silvia Lorenzi e della regia di Piera Ravasio.

Ma l’attenzione delle “Settimane Barocche” per i giovani si manifesta anche nella scelta degli interpreti in cartellone – come l’ensemble UtFaSol – e nelle collaborazioni. La partnership con EEEMERGING+, network europeo co-fondato con Creative Europe Programme, che supporta giovani ensemble emergenti, permetterà di ospitare nella serata conclusiva della rassegna i talenti internazionali dell’ensemble La Vaghezza.

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