Sirmione, Brescia. All’estremità della penisola di Sirmione, in un’eccezionale posizione panoramica, si conservano i resti della più grande e lussuosa residenza privata dell’Italia settentrionale. Dal Rinascimento le strutture sono state chiamate “Grotte di Catullo” ad indicare i vani crollati, coperti dalla vegetazione, entro i quali si poteva entrare come in cavità naturali. Il riferimento a Catullo deriva dai versi del poeta latino, morto nel 54 a.C., che canta Sirmione, gioiello tra tutte le isole e penisole dei mari e dei laghi.
Un’occasione da non perdere. Quella di poter fotografare le Grotte di Catullo con la guida di uno dei più illustri fotografi italiani: Maurizio Montagna, milanese, docente alla NABA – Nuova Accademia di Belle Arti.
Accadrà sabato 25 febbraio, a Sirmione, al Museo delle Grotte di Catullo. Emanuela Daffra, Direttore regionale Musei Lombardia (Ministero della Cultura), presenta l’iniziativa come “un viaggio esplorativo all’insegna della fotografia. Maurizio Montagna sfida il potenziale documentario della fotografia per farne pura creazione d’arte. Sarà alle Grotte per avvicinare il pubblico al linguaggio della fotografia, accompagnerà i partecipanti nei meravigliosi spazi dell’antica villa, li guiderà nell’elaborazione di un singolo, personale scatto fotografico”.
L’incontro è aperto a tutti. I possessori di Garda Heritage, lo speciale abbonamento annuale dei Musei statali del Garda (le Grotte di Catullo e il Castello Scaligero, a Sirmione, e la Villa Romana a Desenzano del Garda), avranno priorità nell’accesso all’incontro con Maurizio Montagna. Per chi non fosse possessore dell’abbonamento, l’accesso è comunque consentito al costo del semplice biglietto di ingresso alle Grotte. Naturalmente nel limite dei posti disponibili.
Montagna nasce nel 1964 a Milano. Lavora con la fotografia da vent’anni; il suo lavoro è stato esposto in musei e gallerie in Italia e all’estero. Ha partecipato alla XXIV Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia e ha all’attivo numerosi progetti espositivi in luoghi come la Triennale di Milano, Palazzo Tè a Mantova, l’Istituto Nazionale per la Grafica e il Museo dell’Ara Pacis a Roma. Il suo lavoro attraversa architettura e paesaggio urbano; nel 2018 ha realizzato la sua prima installazione permanente Billboard Site Specific 2018 per il progetto d’arte pubblica A Cielo Aperto, curato da Bianco Valente a Latronico.