Sant’Ilario d’Enza, Reggio Emilia. È solo il primo evento della rassegna «La storia prima della storia uomo, natura e civiltà alle origini», un esteso progetto costituito da una serie di convegni che intendono analizzare su base scientifica e con la presenza di divulgatori di chiara fama, le dinamiche di fondo dell’evoluzione della specie umana, delle strutture sociali in cui si è organizzata e dell’ambiente in cui ha vissuto e vive ancora oggi, in modo da favorire la convivenza e la partecipazione nella comunità, rinforzando la cultura dell’integrazione e dell’utilizzo consapevole delle risorse naturali.
Sabato 12 ottobre, presso la biblioteca comunale di Sant’Ilario d’Enza, un tuffo nell’archivio della storia prima della storia. Capire chi siamo attraverso i racconti del grande paleoantropologo Giorgio Manzi che presenta il libro “Antenati” e regala ai partecipanti un racconto avvincente, per spiegarci da un lato come la scienza sia in grado di ricostruire e interpretare la nostra storia nel tempo profondo e, dall’altro, come questo racconto consenta di comprendere meglio chi siamo e quale sia il nostro posto nella natura. Conduce l’incontro il prof. Luigi Sandrino Marra,docente di Demoetnoantropologia Università di Parma.
Un affascinate incontro con l’inizio dell’avventura umana, di grande spessore scientifico e culturale con il sostegno di Cassa Padana BCC.
Nel libro Antenati (ed. Il Mulino) nel racconto del prof. Giorgio Manzi incontriamo i protagonisti di un lontanissimo passato, messi a confronto con quelli del presente e del futuro. Ispirato da Richard Dawkins (“Il gene egoista”, 1976), Manzi immagina che figure aliene sbarchino sulla Terra per valutare se gli abitanti del nostro pianeta abbiano consapevolezza di sé e delle proprie origini, in base a un unico parametro: aver compreso il fenomeno dell’evoluzione. Le risposte vengono da alcuni manoscritti rinvenuti fra macerie pericolanti, nei quali compaiono il piccolo scheletro di australopiteco che tutti conosciamo come Lucy, e poi il ragazzo del Turkana, gli “hobbit” dell’isola di Flores, l’uomo di Ceprano, i Neanderthal del Circeo e di Altamura, la mummia rinvenuta fra i ghiacci in Tirolo.