Brescia. L’artista e attivista sudanese Khalid Albaih presenta al museo di Santa Giulia la mostra: “La stagione della migrazione a Nord”, sino al 23 febbraio prossimo, in collaborazione con il Comune di Brescia, la Fondazione Brescia Musei e il Festival della Pace.
Il titolo della mostra riprende l’omonimo romanzo dello scrittore sudanese Tayeb Salih, la cui voce narrante fa da filo conduttore al progetto espositivo. Per la letteratura sudanese, e africana in generale, questo romanzo dal titolo evocativo, costituisce un’opera cardine per la cultura post coloniale.
Khalid Albaih. La stagione della migrazione a Nord ripercorre la carriera artistica di Albaih, presentando per la prima volta in Italia una personale del suo lavoro pluridecennale di artista dissidente ed esule. L’artista, lui stesso curatore, ha potuto, nel corso della sua residenza a Brescia nelle settimane precedenti l’inaugurazione della mostra.
Filo rosso della riflessione di Khalid Albaih è l’indagine sulle diverse sfaccettature che caratterizzano, ai nostri giorni, la “stagione della migrazione a Nord”: dall’identificazione di un luogo come casa al confronto con lo straniero; dalla visione che il cosiddetto Occidente (inteso non come categoria geografica, ma ideologica) ha dell’Africa, ai segni che ogni viaggio imprime nella memoria.
Con Khalid Albaih. La stagione della migrazione a Nord, Fondazione Brescia Musei prosegue il percorso di narrazione sui diritti umani attraverso l’arte contemporanea avviato nel 2019, in un itinerario che invita alcune delle voci più significative della scena artistica internazionale a portare le proprie riflessioni negli spazi del Museo di Santa Giulia a Brescia.
Arte e diritti umani si incontrano nell’ambito dell’iniziativa, mirata a creare un punto di sintesi per artisti dissidenti e attivisti generalmente poco valorizzati nel mercato dell’arte ufficiale, ma spesso noti attraverso la rete o nel mondo di chi si permette ancora di avere una voce critica sul presente e immaginare un futuro diverso. Un percorso che trova traccia indelebile anche nelle Collezioni civiche bresciane, grazie alle acquisizioni delle opere degli artisti protagonisti di ogni progetto espositivo: segno concreto dell’attenzione che Fondazione Brescia Musei e la città dedicano a questi temi.
Khalid Albaih è nato in Romania, figlio di un diplomatico sudanese. Dopo un breve ritorno in Sudan, è cresciuto a Doha, in Qatar. Ha iniziato il suo percorso come disegnatore politico a 21 anni, mentre studiava architettura d’interni e ingegneria all’Università di Ajman
La mostra è presentata nell’ambito del Festival della Pace di Brescia, durante il quale sarà visitabile gratuitamente da tutti, e segna la quinta tappa del percorso di ricerca intrapreso da Fondazione Brescia Musei. Completano il progetto espositivo un programma di proposte per tutte le fasce di pubblico, su tutte l’appuntamento fisso, ogni sabato del mese, con la visita guidata alla mostra e un cartellone di incontri per le scuole di ogni ordine e grado della città e della provincia.