Cremona. Come in molte altre professioni, anche nel caso dell’archeologia le donne hanno ottenuto a fatica ruoli e responsabilità in ambito istituzionale. Mercoledì 27 marzo alle 17.30 nella sede ADAFA in via Palestro 32 si terrà l’incontro sul tema “La ricerca archeologica al femminile. Pioniere tra XIX e XX secolo” a cura di Marina Volonté, archeologa, conservatrice del Museo Archeologico San Lorenzo e coordinatrice del Sistema Museale cremonese. Seguirà un rinfresco.
Nel corso dell’incontro saranno tratteggiati i profili di alcune archeologhe attive nella ricerca, spesso sul campo, in Italia e in Europa tra Ottocento e Novecento: fortunatamente, infatti, negli ultimi due decenni si sono moltiplicati gli studi su queste “pioniere”, spesso all’avanguardia per i settori di interesse e per la metodologia adottata. Un focus particolare sarà dedicato alla figura di Alda Levi, che resse la sede distaccata milanese della Soprintendenza ai Musei e Scavi di Lombardia, Piemonte e Liguria dal 1925 al 1938, intervenendo in tale ruolo anche in vicende relative all’archeologia cremonese. La figura di Alda Levi rappresenta un caso emblematico. Come scrive Anna Ceresa Mori, a cui si deve il meritorio recupero della memoria di questa importante studiosa, “La sua opera non è infatti mai stata oggetto di commemorazione, e raramente è stata menzionata, prima del 2004, anno in cui è stato a lei intitolato l’Antiquarium annesso al parco dell’anfiteatro romano di Milano”.