venerdì 22 Novembre 2024

La musica dell’Appennino

Parma e Piacenza – Prosegue in Appennino la 23a edizione di Appennino Festival 19 appuntamenti che si snodano lungo l’Appennino piacentino e parmense, tra musei, pievi, monasteri e castelli, esplorando i luoghi più particolari e meno frequentati delle province.

La manifestazione, fra le prime in Italia, ha promosso l’idea che attraverso il recupero delle tradizioni sia possibile animare e sostenere la montagna e favorire quelle forme di turismo culturale, esperienziale, sostenibile e “slow”, che privilegia i percorsi a piedi o in bicicletta, è attento alle specificità territoriali e all’ambiente ed è desideroso di riscoprire sapori, suoni e situazioni non ancora omologati.

Un festival che nasce dalla passione per quella parte di Appennino che costituisce il confine tra Piacenza (Emilia- Romagna), Genova (Liguria ), Alessandria (Piemonte) e Pavia (Lombardia).

Qui è sopravvissuto un repertorio musicale originale, chiamato delle Quattro Province, che presenta straordinari motivi di interesse storico e culturale. Fin dall’antichità le valli appenniniche dell’Appennino Nord Occidentale connettono il mondo continentale europeo con il Mediterraneo attraverso le antiche Vie del Sale e la Via Francigena con le sue varianti tra le quali la Via degli Abati.

Questo paesaggio fisico trova riscontro in un paesaggio sonoro di grande vitalità e bellezza che annovera numerose forme di danza e stili di canto peculiari, strumenti originali come l’oboe popolare chiamato piffero insieme alle due cornamuse, la piva a due bordoni e la müsa ad un solo bordone.

Lo strumentario antico è completato da strumenti più recenti come la fisarmonica, il violino e la ghironda. Il repertorio medievale è legato alla presenza dei Trovatori provenzali nelle corti della famiglia Malaspina in Oltrepo’ pavese e nelle valli vicine oltre che al patrimonio del Monastero di San Colombano in Val Trebbia, tra i maggiori centri culturali europei del Medioevo.

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