venerdì 18 Aprile 2025

La Liberazione a Brescia: i valori identitari della comunità

Brescia – Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia presentano il Public Program dedicato in particolare alla valorizzazione del Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia e del Castello di Brescia: iniziative di natura scientifica, espositiva e didattico-divulgativa che da aprile a dicembre, accompagneranno cittadini e ospiti.

Il rinnovato impianto museologico del Museo del Risorgimento rappresenta un esempio emblematico di come sia possibile raccontare il Risorgimento in chiave contemporanea, attraverso una narrazione in grado di stimolare le riflessioni critiche e di consolidare la coscienza civica dei visitatori. Nell’ultima sezione del percorso museale, significativamente intitolata “Eredità”, si indaga il fenomeno di utilizzo della storia, e del Risorgimento in particolare, come strumento di legittimazione politica e ideologica.

I partigiani, per esempio, combatterono anche nel ricordo dei padri risorgimentali, ai quali si ispirarono per dare i nomi alle proprie brigate, come testimonia la bandiera della 122a Brigata Garibaldi, concessa in comodato dalla Fondazione Micheletti. L’approdo ideale del percorso è costituito da due oggetti di grande carica simbolica: la medaglia d’argento al valor militare per la Resistenza conferita alla città di Brescia e la copia anastatica della nostra Carta costituzionale, espressione dei valori fondanti dell’identità cittadina e nazionale.

All’interno di quest’ultima sezione, tanto complessa quanto necessaria, si registra anche la presenza del contenuto digitale “Usi retorici del Risorgimento nel primo Novecento” e del busto di Benito Mussolini realizzato da Adolfo Wildt. La sua inclusione, lungi dall’essere una celebrazione, risponde alla volontà di documentare e far riflettere sull’insidiosa manipolazione della storia operata dal fascismo.

Il Museo si configura così come uno spazio formativo, in cui la narrazione storica non si limita alla trasmissione di nozioni, ma mira a promuovere una consapevolezza critica e un solido esercizio della cittadinanza. Un luogo dove la memoria diventa strumento attivo di comprensione del presente.

In occasione dell’Ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, Fondazione Brescia Musei propone una serie di iniziative volte a ricordare il movimento partigiano e la sua lotta per un’Italia democratica e antifascista.

Il programma, curato da Marco Merlo, conservatore del Museo delle armi Luigi Marzoli, e Giulia Paletti, conservatrice del Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, metterà a fuoco lo stretto rapporto tra spazio pubblico, memorie e storia, concentrandosi su uno dei luoghi della città di Brescia più profondamente legati a queste vicende, ovvero il Castello di Brescia e in particolare la Torre dei Prigionieri -impiegata come luogo di detenzione e tortura durante gli anni (1943-1945) della Repubblica Sociale Italiana-, che sarà straordinariamente visitabile per l’occasione.

Il programma, che gode del patrocinio di ANPI Brescia, prenderà il via il 18 aprile e comprende performances, conferenze ed experiences.

Marta Cuscunà, autrice e performer di teatro visuale, che unisce nella sua ricerca l’attivismo alla drammaturgia contemporanea per figure, porterà in scena nel suggestivo contesto della Torre dei Prigionieri del Castello di Brescia, The beat of Freedom: un racconto corale tratto dal libro Io sono l’ultimo.

Lettere di partigiani italiani, un’autobiografia collettiva che ha per protagonisti i giovani di allora e la loro esigenza di cambiare il nostro Paese. Il reading, accompagnato da una partitura musicale che tenta di scavalcare i confini della storia e unire tre generazioni, restituisce il condiviso sogno rock di un Paese di persone uguali nei diritti e libere. Lo spettacolo sarà proposto sabato 26 aprile in tre repliche, a ingresso gratuito previa prenotazione.

Mercoledì 23 aprile, alle 20.30, l’appuntamento è presso l’Auditorium San Barnaba con il concerto del rinomato Coro Clandestino, un ensemble musicale impegnato nella diffusione di messaggi di pace, diritti umani e giustizia sociale attraverso la musica corale. Lo spettacolo …e questo è il fiore… è promosso dall’ANPI Brescia, dall’Associazione “Fiamme Verdi” Brescia, dall’ANED Brescia, dal Movimento Nonviolento, dall’Associazione Casa della Memoria di Brescia e da Fondazione Brescia Musei: un evento a ingresso libero e all’insegna dell’impegno civico, della difesa dei diritti e della costruzione di percorsi di pace.

Il 18 aprile, alle ore 18 al Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia si terrà la presentazione del libro Il battaglione di Polizia Partigiana. La meglio gioventù bresciana (1945-1946) a cura di Maurizio Marinelli, Raffaele Piero Galli, Flavio Dalla Libera. Gli autori, in dialogo con Marco Merlo, racconteranno le vicende che nel 1945 hanno condotto alla nascita della Polizia Partigiana a Brescia, che aveva sede in Castello al Grande Miglio.

Il battaglione fu un’espressione genuina e spontanea della società antifascista e rappresentò una manifestazione della coscienza civica di molti giovani combattenti: questi uomini, gli stessi che si erano opposti al regime, contribuirono alla rinascita democratica del nostro Paese.

In adesione al progetto “Materiali resistenti. Musei, oggetti, narrazioni nell’Ottantesimo della Liberazione” – promosso su scala nazionale dal gruppo di Lavoro ICOM Musei Storici, del quale anche Fondazione Brescia Musei è parte, in collaborazione con Istituto nazionale Ferruccio Parri e Paesaggi della Memoria – nella sezione che chiude il percorso del Museo del Risorgimento, intitolata “Eredità”, sarà esposta dal 24 aprile all’8 giugno una selezione oggetti delle collezioni civiche legati alle vicende che costituiscono il fondamento della nostra democrazia.

Mercoledì 30 aprile questi cimeli saranno al centro di una speciale visita guidata a tre voci condotta da Carlo Bazzani, Marco Merlo, Giulia Paletti che accompagneranno i visitatori in un percorso intitolato Memorie dispiegate: oggetti, luoghi e spazio pubblico, un’occasione per scoprire le storie e i significati di cui gli oggetti esposti sono portatori.

Mercoledì 23 aprile, alle ore 17:30, presso la sala conferenze del Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, si terrà la presentazione della mostra FASCISMO RESISTENZA LIBERTÀ. Verona 1943-1945, a cura di Andrea Martini, Federico Melotto, Marta Nezzo, Francesca Rossi, visitabile fino al 27 luglio presso il Museo di Castelvecchio di Verona.

A presentare l’esposizione che ripercorre la storia politica, socio-culturale e artistica della città veneta nel biennio tra il 1943 e il 1945, interverranno Cristina Lonardi dei Musei Civici di Verona, Marta Nezzo, professore ordinario Università degli Studi di Padova e direttrice del Centro per la storia dell’Università di Padova, Federico Melotto, presidente dell’Istituto italiano della Resistenza e della storia contemporanea e Massimo Chimenti di Culturanuova.

Domenica 27 aprile l’Associazione Speleologica Bresciana APS proporrà due occasioni, alle 9.30 e alle 14.30, per scoprire il ruolo ricoperto dal Castello di Brescia in età fascista, e in particolare la sua destinazione a luogo di detenzione e tortura durante gli anni della Repubblica Sociale Italiana. Attraverso i segni, le scritte e i nomi lasciati sulle pareti delle celle dai prigionieri (tra i quali Giacomo Cappellini e Giuseppe Pagano), sarà possibile scoprire storie di resistenza.

Buona parte delle proposte ruoterà intorno alla figura di Giuseppe Garibaldi, già protagonista del percorso museale nelle sue molteplici vesti di generale, rivoluzionario, politico e personaggio dal carisma capace di fungere da elemento aggregatore dell’identità nazionale.

Attraverso il corso Garibaldi oltre la storia – L’icona, il mito, il racconto, a cura degli storici Carlo Bazzani, dell’Università degli Studi di Verona, e Michele Magri, dell’Università degli Studi di Padova, verranno forniti gli strumenti critici utili per conoscere la storia dell’“Eroe dei Due Mondi”, comprendere i processi di costruzione della memoria collettiva e di creazione del mito e valutare l’evoluzione della sua immagine nelle diverse epoche e culture.

I sei incontri vedranno la partecipazione di dieci tra docenti universitari e ricercatori, oltre ai curatori, e offriranno un’occasione unica per approfondire i processi di storicizzazione della figura di Garibaldi, la mediatizzazione della sua vita e delle sue imprese e l’impiego della sua immagine nel corso del tempo, fino ai giorni nostri. Il ciclo di incontri, caratterizzato da un approccio multidisciplinare, è rivolto agli appassionati e ai curiosi di storia di ogni formazione ed età, nonché a insegnanti, guide e operatori culturali.

Il corso, che si svolgerà presso l’Auditorium del Museo di Santa Giulia, si concluderà con una visita esclusiva nei depositi dei Musei Civici alla scoperta di preziosi cimeli garibaldini. Le iscrizioni- con tariffe da 60 euro per l’intero ciclo e di 45 euro per 4 incontri- sono aperte presso il CUP di Brescia Musei fino al 30 aprile 2025.

Intorno al racconto della più celebre impresa garibaldina sarà poi incentrato l’intervento che, per la fine dell’anno, arricchirà in via permanente il percorso espositivo del Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia: dopo aver presentato nel 2024, con la mostra La Spedizione dei Mille. Memoria e racconto nel reportage pittorico di Giuseppe Nodari, gli straordinari acquerelli che documentano i fatti del 1860, Fondazione Brescia Musei annuncia il generoso deposito a lungo termine, concesso dall’Associazione AMICHAE – Associazione Milano Cultura Heritage Arte ed Educazione-, dello straordinario nucleo di opere realizzato da Giuseppe Nodari.

La musealizzazione del materiale e l’inserimento nel percorso permanente del Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia sarà curata Giulia Paletti sulla base di un progetto museografico dello studio Limiteazero, al quale si deve il design complessivo del Museo, premiato nel 2023 con il Red Dot Award 2023 nella categoria “Exhibiton design”. Il progetto dedicato alla valorizzazione della figura di Garibaldi troverà compimento nella pubblicazione, curata da Carlo Bazzani e Michele Magri, di un volume dedicato alla memorialistica garibaldina da Nodari ad Abba e con l’esposizione in autunno di un prezioso cimelio legato alla figura di Anita Garibaldi.

A settembre Fondazione Brescia Musei, insieme a Way e BesideBooks, presenterà gli esiti del progetto Risorgimento VR Experience, una narrazione immersiva per la valorizzazione delle Collezioni del Museo del Risorgimento, vincitore del bando InnovaCultura – il nuovo strumento nato da Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Unioncamere Lombardia per supportare gli istituti e i luoghi della cultura, sostenendo il mondo delle imprese culturali e creative – e basato sullo sviluppo di quattro racconti di Virtual Reality esperibili onsite.

Attraverso l’uso di appositi visori, i visitatori del Museo avranno l’opportunità di immergersi in un innovativo ed emozionale viaggio nel tempo, di esplorare e rivivere le storie che hanno plasmato l’Italia moderna. La narrazione sarà affidata ai protagonisti delle vicende risorgimentali e arricchita dalla presenza di un character realizzato ad hoc per il progetto da Elisabetta Dami, scrittrice di libri per ragazzi e ideatrice di Geronimo Stilton: l’intraprendente Leonessa Lea, un affettuoso omaggio a Brescia. Le esperienze in VR offriranno ai visitatori anche la straordinaria opportunità di conoscere materiali d’archivio e reperti conservati nei depositi museali.

Note sull'autore

Articoli recenti

Ti Potrebbe interessare:

Togel
Slot 5000
Linitoto
Belatoto
Belatoto login
slot qris 5k
slot depo 1k
togel slot