lunedì 16 Settembre 2024

La “guerra” da don Primo Mazzolari a papa Francesco

Bozzolo, Mantova. “Un cristiano deve fare la pace anche quando venissero meno le ragioni di pace. Al pari della fede, della speranza e della carità, la pace è vera beatitudine quando non c’è tornaconto né convenienza né interesse di pace, vale a dire quando incomincia a parere una follia davanti al buon senso della gente ragionevole”

Era il pensiero di don Primo Mazzolari, un prete di frontiera, un uomo scomodo anche per la stessa chiesa, le sue idee, il suo essere vicino ai poveri con un pensiero politico nel vero senso del termine e la sua ostinazione alla pace. La forza interiore che riesuma il pensiero cristiano nella sua forma autentica, denuncia già nel 1955 la “dottrina della guerra giusta” che inizia a minare la pace mondiale con il benestare tacito e l’omertà di quella parte del mondo che per placare la sete di energia giustifica ogni mezzo, anche la guerra. Non è ancora finita.

Un pensiero che unisce si al cammino di papa Francesco, arrivato da semplice pellegrino a Bozzolo nel 2017, per incontrare lo spirito e le parole profetiche  di don Primo, nella chiesa del paese per meditare e pregare. Don Primo Mazzolari lasciò questo mondo nel 1959, mente il suo pensiero continua a  camminare nel presente e nel futuro.

“La guerra giusta non esiste: il ripudio della guerra da don Primo Mazzolari a Papa Francesco” è il titolo della conferenza che il prof. Anselmo Palini terrà nella sala civica di Bozzolo, in Piazza Europa 19,  martedì 11 ottobre alle ore 21, su invito della Tavola della Pace e della Comunità Laudato SI OGLIO PO e Cremona, in collaborazione con la Fondazione don Primo Mazzolari e col patrocinio del Comune di Bozzolo.

Nonostante la diffusa convinzione che, dopo il conflitto nei Balcani, la guerra non sarebbe mai più apparsa in Europa, col suo corredo di assurde atrocità e barbare regressioni a comportamenti inumani, l’aggressione dell’Ucraina ha di nuovo reso attuale uno scenario drammatico che scuote le basi etiche della nostra civile convivenza e soprattutto dei valori su cui si è fondato il diritto internazionale dalla fine della seconda guerra mondiale e sui quali è nata l’Unione Europea, allo scopo di scongiurare il ripetersi delle immani sciagure già subite.

papa Francesco a Bozzolo, Mantova

E’ quindi indispensabile fare chiarezza e confrontarsi con le profonde riflessioni di chi, come don Primo Mazzolari, avendo vissuto in prima persona ben due conflitti mondiali, ha elaborato un pensiero chiaro ed inequivocabile sulla guerra, tuttora valido ed ancor più attuale, alla luce non soltanto delle considerazioni etiche di tipo religioso, ma anche dell’immenso potenziale distruttivo sviluppato nel frattempo da tecnologie belliche sempre più sofisticate, “scienza esatta persuasa allo sterminio”, al punto da poter completamente annullare la vita sulla terra. Già in epoca romana c’è chi ha dovuto constatare con amarezza “hanno fatto il deserto e lo chiamano pace”.

Da sempre però l’umanità ha dovuto duellare con la propria coscienza, cercando giustificazioni a ciò che la stessa natura umana aborriva come follia pura (Papa Giovanni l’ha definita “aliena alla ragione”), perciò è nata la teoria della “guerra giusta” con la quale si sono cimentati in tutte le epoche teologi, filosofi del diritto e di scienze politiche.

Ecco l’urgenza di una serata come questa: approfondire le origini, le ragioni e l’evoluzione di questa definizione nel tempo e comprendere, attraverso il pensiero di don Primo Mazzolari e di Papa Francesco quali soluzioni in realtà siano già oggi disponibili e praticabili concretamente per disinnescare le controversie in modo nonviolento e costruttivo, creando le basi per una convivenza pacifica più duratura e facendo uscire definitivamente la guerra dalla storia, debellandola come una malattia perniciosa, altrimenti sarà la guerra a cancellare dalla storia l’umanità.

All’iniziativa aderiscono: la Comunità Laudato SI di Mantova, PAX CHRISTI di Cremona, l’Associazione “NOI AMBIENTE SALUTE” di Viadana, il Forum Salviamo il Paesaggio della provincia di Cremona, ArciBassa di Gussola e Circoli Casalaschi delle ACLI.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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