sabato 23 Novembre 2024

La crisi climatica sfida il nostro tempo

Brescia. “La crisi climatica sfida il nostro tempo” il titolo di grande attualità in programma all’Auditorium San Barnaba, per l’edizione 2023 di “I Pomeriggi in San Barnaba”, l’annuale ciclo di incontri promosso dal Comune di Brescia con la curatela della Fondazione Clementina Calzari Trebeschi. Da martedì 14 marzo a martedì 9 maggio, otto lezioni con autorevoli voci della cultura e della ricerca per affrontare i diversi aspetti del tema proposto per questa edizione, ovvero la crisi climatica e tutte le sfide conseguenti che la nostra società deve saper affrontare.

Un ciclo di incontri il martedì sera alle 18, tenute da relatori tra i migliori scienziati ed esperti del panorama italiano, con l’obiettivo di fare luce su quanto i cambiamenti climatici stiano impattando in modo irreversibile su ogni sfera della nostra società, dall’economia all’agricoltura, dalla politica al diritto.

L’evento è organizzato dalla Fondazione Clementina Calzari Trebeschi in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali di Brescia, all’interno delle azioni di divulgazione rivolte alla cittadinanza previste nel progetto “Un Filo Naturale”, la Strategia di Transizione Climatica del Comune di Brescia redatta con il supporto di Fondazione Cariplo.

Il progetto “Un Filo Naturale”, siglato in partenariato con AmbienteParco, il Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e il Parco delle Colline di Brescia, prevede numerose azioni pilota su tutto il territorio Comunale e nel Parco delle Colline, volte a potenziare le strategie di adattamento, mitigazione e resilienza della città, per migliorare il benessere dei cittadini e la diffusione del capitale naturale in città.

La dott.ssa Mara Bettini della Fondazione Clementina Calzari Trebeschi racconta le motivazioni di questa scelta: “Scienziati ed esperti mondiali del clima sono in possesso di dati ed informazioni complete su quanto sta succedendo, sui possibili scenari futuri e su cosa si potrebbe fare prima che sia troppo tardi. Eppure l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5° si sta allontanando, anche se la scienza ci ricorda che il riscaldamento globale oltre questo limite sarebbe una minaccia per tutta la vita sulla terra.

I cambiamenti climatici rappresentano quindi la sfida forse più difficile e importante del nostro secolo. È una sfida di natura scientifica, tecnologica, socio-economica e politica che interessa tutti i settori della società e del pianeta e che non può essere vinta senza un appianamento delle profonde diseguaglianze esistenti tra popoli e tra individui all’interno di una stessa nazione.

Le parole pronunciate dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, nel novembre scorso, alla cerimonia di apertura della Cop 27 raccontano in modo emblematico l’attuale situazione.

“Stiamo lottando per la nostra vita. E stiamo perdendo. Le emissioni di gas a effetto serra continuano ad aumentare. La temperatura globale continua a salire. E il nostro Pianeta si sta avvicinando rapidamente a dei tipping point che renderanno la catastrofe climatica irreversibile.”

“Il cambiamento climatico è la sfida fondamentale del nostro secolo. É inaccettabile, vergognoso e autolesionista metterlo in secondo piano.” “[…] l’attività umana è la causa del problema climatico. L’azione umana deve essere la soluzione.”

Si tratta sicuramente di questioni e azioni che riguardano i governi, implicano accordi internazionali e comportano profondi cambiamenti economici e sociali ma non escludono scelte e azioni del singolo, di ciascuno di noi. Questo ciclo di lezioni tenute da relatori tra i migliori scienziati ed esperti del settore potrebbe aiutare a comprendere, riflettere e agire.”

L’evento è organizzato con il supporto della Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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