Brescia. Protagonisti della Belle Époque in scena a Palazzo Martinengo con la mostra “La Belle Époque. L’arte nella Parigi di Boldini e De Nittis“ .
A raccontarci di questa straordinaria epoca storica oltre 80 capolavori di Boldini, De Nittis, Zandomeneghi, Corcos, Mancini realizzati durante il periodo parigino e dove, a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, il gruppo di pittori italiani conquistò i maggiori collezionisti del tempo. Nella capitale francese questi pittori italiani si affermarono, conquistando i più raffinati collezionisti dell’epoca, immortalando le brulicanti piazze parigine, i lunghissimi boulevard, gli eleganti interni borghesi, gli affollati caffè e i teatri, cogliendo la figura femminile nella quotidianità e nei momenti privati, divenendo così i cantori della vita moderna.
Oltre ai loro più famosi dipinti – come il Ritratto di signora in bianco di Giovanni Boldini, Accanto al laghetto dei giardini del Lussemburgo di Giuseppe De Nittis e Al Café Nouvelle Athènes di Federico Zandomeneghi – ad accompagnarci in questo viaggio nell’arte e nella cultura della Belle Époque troveremo:
• una selezione di elegantissimi abiti femminili realizzati nelle più raffinate Maison di Haute Couture;
• le coloratissime “affiches” di grandi illustratori che pubblicizzavano locali alla moda, cabaret, café chantant, spettacoli teatrali;
• i vetri artistici di Emile Gallé e dei fratelli Daum progettati per impreziosire le abitazioni borghesi.
Nel corso del XIX secolo la Francia è il centro propulsore dell’arte contemporanea e costituisce per molti paesi un modello ineguagliato di civiltà. I pittori italiani sono indotti a un continuo confronto con l’arte di quella Nazione, complici le Esposizioni Universali che vi si tengono periodicamente e che ne promuovono l’immagine a livello internazionale. Ma il vero e proprio “Mito di Parigi” è un portato della Belle Époque, sorta di età dell’oro segnata dal trionfo del modello borghese liberale e laico, dalla grande libertà di pensiero, da prodigiose scoperte scientifiche, da una decisiva accelerazione dei mezzi di trasporto, dalla nascita del turismo di massa, dal grande fulgore dei teatri e dei giornali a stampa. La Belle Époque indica dunque il periodo felice in cui i ceti medi giungono a godere di un certo benessere e Parigi diviene, anche in virtù di questo, un vero laboratorio letterario e artistico nel quale convivono tendenze molto diverse le une dalle altre.
Per diversi artisti italiani della seconda metà dell’800 il soggiorno nella capitale francese diventa quindi una necessaria appendice alla propria formazione e un’importante occasione di aggiornamento culturale. Per alcuni di essi Parigi è un punto di arrivo, l’obiettivo da raggiungere, il trampolino di lancio per ottenere guadagni e successo nella capitale mondiale del lusso e dell’eleganza, che sarà rievocata in mostra attraverso i capolavori senza tempo di Boldini, De Nittis, Zandomeneghi, Corcos e Mancini, pittori della vita moderna.
Una mostra da non perdere, con opere provenienti perlopiù da collezioni private, solitamente inaccessibili, e da importanti istituzioni museali quali le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e il Museo Civico di Palazzo Te di Mantova.