sabato 23 Novembre 2024

La Bandiera del Mondo di Pistoletto a Casa Cervi

Gattatico, Reggio Emilia. “La Bandiera del Mondo 1+1=3” di Pistoletto a Casa Cervi
L’opera d’arte di Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese per la pace fra i popoli, “La Bandiera del Mondo 1+1=3” di Pistoletto arriva a Casa Cervi con una performance artistico-culturale condivisa sabato 31 agosto.

Una grande opera d’arte partecipativa, che rappresenta la speranza di un futuro di pace fra i popoli, dove la società umana vive in equilibrio con la natura. In occasione della XVI edizione della Scuola di Paesaggio «Emilio Sereni». Si tratta di un grande progetto costituito da 196 bandiere dipinte su tela disposte su due file di cavalletti in legno che formano il simbolo trinamico, del “Terzo Paradiso”, simbolo, ideato da Pistoletto, della creazione, della vita e della finitezza delle cose e degli esseri viventi, contrapposto al simbolo dell’infinito. Dopo essere stata presentata nelle maggiori città italiane e in contesti prestigiosi, a partire dalla Piazza del Campidoglio a Roma, l’opera sarà esposta nel podere un tempo appartenuto alla Famiglia Cervi.

L’arte sarà protagonista già a partire dalla prima delle cinque giornate della Scuola di Paesaggio «Emilio Sereni»: martedì 27 agosto sarà presentato il progetto di Pistoletto e Angelo Savarese, con la proiezione di due video: “Universario” e il dialogo del maestro della “Venere degli stracci” con il curatore dell’opera Fortunato D’Amico.

Dall’inaugurazione si passa alla conclusione: nell’ultima giornata della Scuola, sabato 31 agosto alle ore 14,30, negli spazi esterni di Casa Cervi, si terrà la performance condivisa aperta al pubblico che porterà a realizzare “La Bandiera del Mondo 1+1=3”, con la presenza degli artisti e del curatore. Tutti i partecipanti saranno chiamati ad apporre una bandiera realizzata da Angelo Savarese sugli appositi supporti che disegnano la struttura del simbolo del “Terzo Paradiso”, diventando partecipanti attivi e assumendo responsabilità di ridisegnare il mondo e azzerare le distanze.

«Le bandiere dei diversi Paesi – scrivono gli organizzatori – ciascuna portatrice in sé di una specificità territoriale, culturale e sociale, verranno collocate sugli appositi supporti che disegnano la struttura continua e infinita del simbolo trinamico, andando a formare un’unica grande bandiera a simboleggiare, nel segno della fratellanza e della solidarietà, l’unificazione tra le tante culture che popolano e attraversano il nostro mondo, in una dimensione ‘altra’ nella quale confini e separazioni sono banditi».

“La Bandiera del Mondo 1+1=3” è stata creata per sensibilizzare i cittadini sulla responsabilità e l’impegno di ciascuno nella costruzione di una società armoniosa e sostenibile, che esalti le differenze, in equilibrio con la natura, in accordo con gli intenti e gli obiettivi promossi dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’opera nasce dall’incontro di due grandi artisti, Angelo Savarese e Michelangelo Pistoletto, e dalla volontà di entrambi di creare un evento compartecipato per dare al pubblico l’opportunità di riconoscere la propria identità nazionale insieme a quella degli altri, come parte di un contesto territoriale e culturale, ampio e unitario, dove ognuno ha un ruolo fondamentale per il corretto mantenimento degli equilibri.

La Scuola di Paesaggio «Emilio Sereni» dell’Istituto Alcide Cervi, giunta alla sua sedicesima edizione, quest’anno è intitolata “Paesaggi migranti” e si pone l’obiettivo di indagare la questione migrante, profondamente centrale nel nostro tempo, e l’effetto che gli spostamenti delle comunità hanno avuto sul paesaggio, ieri come oggi. La Scuola, consolidata esperienza di studi superiori sul paesaggio, è organizzata in collaborazione con quindici università italiane. Nei cinque giorni di Scuola, dal 27 al 31 agosto, sono previste lezioni frontali, con docenti e professionisti provenienti da tutta Italia, laboratori, uscite didattiche tra le quali la visita presso la comunità dei Sikh di Novellara, reading, mostre, proiezioni e momenti conviviali.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

Articoli recenti

Ti Potrebbe interessare: