Brescia. La mostra Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo 1512-1552, è l’evento espositivo protagonista del programma culturale di Fondazione Brescia Musei per l’autunno 2024. Al museo di Santa Giulia dal 18 ottobre al 16 febbraio prossimo.
Nelle sale, i dipinti dei grandi maestri della pittura bresciana, giunti a Brescia da sei musei americani e da importanti collezioni italiane ed europee, dialogano con oggetti rari e preziosi quali antichi strumenti musicali, armature, arazzi e piatti in maiolica, restituendo un’immagine suggestiva dei pensieri, dei sentimenti, degli oggetti e dei personaggi che animavano la vita della città.
Se da un lato l’attività di Alessandro Bonvicino il Moretto, Girolamo Romanino e Giovanni Gerolamo Savoldo è stata ampiamente esplorata in oltre un secolo di studi, dall’altro è mancato sino a oggi un racconto complessivo del ‘500 bresciano nella sua ricchezza, complessità e, per certi versi, contraddittorietà.
Il punto di vista sarà dunque incentrato attorno a personaggi emblematici, come Fortunato Martinengo, il nobile bresciano ritratto da Moretto nel dipinto conservato alla National Gallery di Londra, o come gli sposi Gerolamo Martinengo e Eleonora Gonzaga per i quali furono organizzati festeggiamenti sontuosi, o ancora protagoniste di una “rivoluzione” al femminile come Angela Merici.
La poesia, la natura, la musica, l’amore, la fede, il desiderio, la ricerca sono al centro di questo inedito racconto per opere, che prende avvio dall’evocazione del Sacco del 1512, che portò Brescia all’attenzione dell’intera Europa.
Il percorso permette di scoprire l’ambiente culturale di Brescia nella prima metà del Cinquecento, periodo in cui fiorisce la Scuola pittorica che riunisce i grandi Savoldo, Romanino e Moretto, coniugando l’analisi storico-artistica con altre discipline come la storia culturale, letteraria, religiosa, economica e sociale.
Visite guidate, incontri, musica, laboratori per scuole e famiglie accompagneranno i giorni della mostra.