giovedì 5 Dicembre 2024

Il papà dei dinosauri al Parco Natura Viva

Bussolengo, Verona – Una domenica in compagnia dei dinosauri e di quello che è sicuramente il più famoso paleontologo italiano, Cristiano Dal Sasso.

L’appuntamento è per le 14 al Parco Natura Viva con un vero e proprio laboratorio di scavo dedicato ai bambini. Ci si trova davanti all’ingresso dell’Extinction Park. Alle 15 è in programma una visita guidata ai più recenti esemplari giurassici che rivivono al Parco veronese.

Per tutti, grandi e piccoli, i dinosauri hanno un’aura di magia e terrore. Lo stesso nome “dinosauro” ce lo racconta perché deriva dalle parole greche deinòs (terribile) e sàuros (lucertola, rettile). A coniarlo, nel 1841, fu il celebre naturalista inglese Sir Richard Owen che voleva identificare i grandi rettili del passato le cui ciclopiche ossa cominciavano ad emergere dalle cave di mezza Europa.

Il termine entrò rapidamente nell’uso comune, tanto che ancora oggi è spesso utilizzato confusamente quale sinonimo di “grande animale estinto”, per indicare una varietà di vertebrati fossili che in realtà con i dinosauri veri e propri non hanno nulla a che spartire. Come i rettili volanti  pterosauri) e quelli marini per nulla imparentati tra loro (ittiosauri, plesiosauri, mosasauri). Tutte creature contemporanee dei dinosauri ma adattati ad un modo di vita completamente differente.

Cristiano Dal Sasso è il paleontologo che ha descritto il primo dinosauro italiano, il famoso Ciro. Una grande scoperta, pubblicata su Nature del marzo ’98 e su Science del gennaio ‘99. Per la paleontologia italiana è stato un evento senza precedenti, rimbalzato dalle maggiori testate scientifiche mondiali ai mass media di tutto il globo.

Oggi Dal Sasso è responsabile del Laboratorio di Paleontologia del Museo di Storia Naturale di Milano.

Oltre a quella del dinosauro Ciro (chiamato scientificamente Scipionyx), si devono a lui le descrizioni di altre due specie prima ignote alla scienza, un ittiosauro di sei metri chiamato Besanosaurus e un varano acquatico del Libano considerato antenato dei serpenti.

“A differenza dei rettili volanti e acquatici”, ha spiegato Dal Sasso in un’intervista, “i dinosauri erano rettili francamente terrestri. Erano adattati a camminare sul terreno, e lo erano a tal punto da rappresentare ancora oggi un modello di straordinaria perfezione architettonica.

Se volete distinguere un dinosauro da qualsiasi altro rettile dovete guardarlo di fronte e dovete osservargli le zampe: la differenza più significativa riguarda infatti la posizione degli arti rispetto al corpo. In un dinosauro le zampe sono posizionate sotto il corpo (la cosiddetta postura colonnare) e non sporgono sui lati (la cosiddetta postura divaricata), come invece avviene nella maggior parte dei rettili che conosciamo, quali le lucertole e i coccodrilli.

I dinosauri dominarono il mondo per 165 milioni di anni. Se confrontata con la durata dell’era dei dinosauri, l’intera esistenza dell’umanità rappresenta solo lo scatto di un secondo rispetto a un’ora e un quarto di tempo. Eppure cosa rimane di tutto questo, dei dinosauri e del loro mondo, oggi?»

 

Note sull'autore

Articoli recenti

Ti Potrebbe interessare: