Iseo, Brescia. Il castello Oldofredi, uno dei più antichi e meglio conservati del Bresciano, deve il nome all’omonima antica famiglia di Iseo. E’ posizionato su un piccolo rilievo roccioso, un balcone sul lago a poca distanza da piazza Garibaldi e dal lungolago. Ospita alla galleria FIAF del castello, dall’8 al 23 febbraio, la mostra dell’artista Marina Tomasi dal titolo: “Il Ciclo della Vita”.
Una ricerca costante e sempre più costruttiva la porta a scegliere il ritratto come tema dei suoi scatti: in particolare si focalizza sul mondo della donna. I suoi lavori spaziano dai ritratti classici alle sovrapposizioni in macchina: uno scatto sopra l’altro, come si faceva con l’analogica, e in queste opere ritorna la sua vena pittorica ed artistica, un modo tutto personale di fare fotografia, dove trovano spazio anche la fantasia e la continua ricerca e sperimentazione.
Le creazioni di Marina Tomasi sono ricche di fascino e di suggestioni e non nascono mai per caso né solo per gusto estetico, ma perché ha qualcosa da dire riguardo al mondo della donna, al suo rapporto con la bellezza, con la sua esteriorità e in special modo con la sua interiorità. Strati che si sovrappongono mostrandosi e in parte celandosi vicendevolmente, nel tentativo di esprimere le sfaccettature dell’animo, della sua complessità, fascino e bellezza, e il tutto confluisce e diventa esteriorità, immagine, corpo, carnalità, concretezza, esistenza… qui e ora, e anche l’essere essenziale dell’essere donna. Un lavoro, quello di Marina, intelligente e originale, che va decisamente oltre la mera ritrattistica.
Marina Tomasi, da anni espone le sue opere in tutta Italia, è nata ad Isorella (Brescia) e risiede a Gazoldo Degli Ippoliti (Mantova), dove svolge la sua attività. Esordisce come pittrice negli anni ‘80, dapprima frequentando la Scuola del Nudo diretta da Lorella Salvagni e successivamente aderendo al gruppo di pittura “La Torre” guidato dalla professoressa Anna Moccia. Dieci anni fa approda alla fotografia, sua grande passione, che approfondisce seguendo un corso a Cavriana tenuto dal grande fotografo italo-americano Joe Oppedisano.