Cremona – Mercoledì 8 marzo, in occasione delle Festa della Donna, doppio appuntamento: verrà inaugurata la mostra collettiva di pittura “Il linguaggio dei fiori”, a cui seguirà la conferenza di Anna Maccabelli, storica dell’arte «Essere donna, essere modella, nella Roma del Seicento. Il caso tragico di Maddalena Antognetti, modella di Caravaggio».
L’esperta racconterà di Roscina, questo il nome con il quale era più conosciuta la cortigiana che ha prestato il suo bellissimo e malinconico volto a tante opere sacre di Michelangelo Merisi.
Prima della conferenza di Maccabelli verrà brevemente presentata, dal critico d’arte Simone Fappanni, la mostra di pittura delle opere di undici artiste: Giusy Asnicar, Anna Bolognesi, Maria Cavaggioni, Rosalia Corbani, Maria Grazia Cimardi, Anna Maccabelli, Maria Grazia Nolli, Vittoria Rossini, Marina Sissa, Mirella Valenti e Lucia Zanotti.
«Il fiore – spiegano Fappanni e Giusy Asnicar, responsabile della Commissione artistica di Adafa – è tra i soggetti più amati dagli artisti. Infatti, la raffigurazione di questo elemento naturale è costantemente, a livello iconografico, a diverse altezze cronologiche e culturali.
Lo si trova persino nelle antiche incisioni rupestri che, seppure non possono essere qualificate come espressioni artistiche, testimoniano l’importanza, anche per le società arcaiche, di raffigurarlo. Inoltre, va ricordato che il fiore si carica di simboli che contraddistinguono specifici momenti dell’esistenza, andando a comporre metafore che spesso possiedono il dono, rarissimo, della vera poesia.
A conferma che il fiore sia un soggetto “infinito” ne è una eloquente dimostrazione la rassegna a Casa Sperlari, in cui le pittrici che hanno accettato l’invito a esporre lo interpretano in maniera alquanto personale con stili e tecniche che spaziano da quelle classiche a quelle avanguardiste. Il risultato complessivo che ne deriva è assolutamente godibile».