Parma – Dal romanticismo di Robert Schumann e Johannes Brahms al free jazz di Ornette Coleman, dalla speranza di pace di “Amao Omi” (“Guerra insensata”) del compositore georgiano Giya Kancheli all’apice del virtuosismo violinistico raggiunto da Niccolò Paganini nei “24 Capricci”: offre un variopinto percorso musicale la dodicesima edizione de “I Concerti del Boito”, organizzata dal Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma.
Sono otto gli appuntamenti a ingresso gratuito aperti liberamente alla città che daranno modo di ascoltare musica di ogni epoca, interpretata da docenti e allievi dell’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale parmigiano.
Il programma offre una panoramica ampia sulla musica partendo dall’Ottocento per arrivare fino all’oggi, spaziando tra generi diversi. Sul palcoscenico si alterneranno solisti, piccoli e grandi ensemble di musica da camera, un coro, e ogni serata proporrà un diverso percorso tematico, con approfondimenti su singoli autori (Niccolò Paganini, Marco Enrico Bossi, Ornette Coleman, Dmitrij Šostakovič), strumenti (l’oboe), o epoche, come il romanticismo di Brahms e Schumann.
Il calendario de “I Concerti del Boito” si apre martedì 4 febbraio alle 20.30 con il concerto “Niccolò Paganini: 24 Capricci op. 1” del violinista Luca Fanfoni; a seguire “Amao Omi” (11 febbraio) con il Coro da camera del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma diretto da Ilaria Poldi; il 18 febbraio sarà la volta di “Tomorrow is the question!”, serata dedicata a Ornette Coleman con Alberto Tacchini (pianoforte) e gli allievi delle classi Jazz del Conservatorio; il 25 febbraio si terrà un concerto monografico su Marco Enrico Bossi con Giulio Giurato (pianoforte) e Enrico Viccardi (organo); il 4 marzo Giovanni Corna (oboe) e Claudio Cirelli (pianoforte) proporranno “L’oboe nell’800”; l’11 marzo Luciano Cavalli (viola) e Marino Nicolini (pianoforte) interpreteranno musiche di Schumann e Brahms, mentre si concentrerà sui “Capolavori del Romanticismo” il trio formato da Giulio Plotino (violino), Giacomo Grava (violoncello) e Elisa D’Auria (pianoforte) (18 marzo); la rassegna si conclude l’8 aprile con un “Omaggio a Dmitrij Šostakovič nel cinquantenario della morte” a cura di Luigi Mazza, David Schultheiβ, Leonardo Bartali, Yves Savary, Pierpaolo Maurizzi, Danilo Grassi, Paolo Nocentini, Tommaso Scopsi.
“I Concerti del Boito” sono inseriti nel programma di Attività di Formazione Permanente e Ricorrente del Conservatorio di Parma, coordinato da Ilaria Poldi.