Brescia. Il progetto Green Academy si svolge sul Lago di Garda e si rivolge a ragazzi e ragazze dai 18 ai 29 anni dando vita a percorsi di crescita personale e professionale.
Partecipando a Green Academy si acquisiscono competenze tecniche molto ricercate in ambito lavorativo e utili a trovare un’occupazione stabile nel territorio del Lago di Garda. A inizio percorso sono previsti tirocini retribuiti e progetti di inserimento al lavoro.
Martedì 26 novembre dalle 9:00 alle 13.00 presso la Fondazione Ugo da Como a Lonato del Garda si terrà il convegno “Green Academy: un progetto per le nuove generazioni. Sfide e prospettive sostenibili per la Comunità gardesana”.
Il convegno, organizzato dalla cooperativa CAUTO con la collaborazione dell’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale, farà il punto del progetto e approfondirà le sfide emergenti legate al mondo giovanile e alle nuove fragilità sociali, lavorative ed economiche. Ospite d’onore della mattinata di lavori sarà Massimo Lancini psicologo e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica esperto della tematica.
Condotto dalla giornalista Francesca Gardenato, il convegno sarà inoltre occasione per presentare i risultati del progetto Green Academy, che ha coinvolto direttamente il territorio gardesano, rivolgendosi ad un’ampia fascia di ragazzi e ragazze, tra i 16 e i 29 anni, che non studiano e non lavorano (NEET – Not in Education, Employment or Training). Capofila del progetto è la Cooperativa CAUTO che nel triennio 2023-2025 sta portando avanti le azioni progettuali previste in collaborazione con i partner territoriali Azienda Speciale Consortile Garda Sociale, Coop. Soc. Progetto Bessimo, Coop Soc. L’Albero.
Le cooperative sociali coinvolte appartengono a Confcooperative Brescia che sostiene questo momento di riflessione condivisa che evidenzia il duplice ruolo della cooperazione sociale: da un lato uno straordinario luogo di sperimentazione di lavoro nel quale esiste un concentrato di solide competenze specifiche in termini di inclusione maturate quotidianamente sul campo, dall’altro un ponte per mettere in comunicazione le persone fragili con gli enti pubblici e le imprese, generando vantaggi per tutti.